domenica 25 dicembre 2016 18 vostri commenti

Occhio alle renne

Sono uno di quelli a cui piace il Natale. Ma nn perché si deve festeggiare per forza oppure perché comandato dalla religione. Sono legato alla tradizione in cui mi hanno fatto crescere i miei genitori. Per tale motivo cerco e cercherò di passare a mia figlia la stessa cosa.
Ripenso a quelli passati, alle tavolate infinte con altrettanti piatti. La cosa fondamentale però ero lo stare insieme, realmente. Prima le occasioni per le tavolate forse erano anche meno, adesso si mangia di più tante altre volte. Non c' erano sguardi persi sui telefonini a tavola perché gli auguri li dovevo fare dalla linea fissa e rigorosamente di mattina prima di uscire per andare al pranzo.
Ho appena finito di mettere sotto l'albero i pacchetti per mia figlia e devo dire che l'emozione è tanta perché è ancora lucido il ricordo di quando aspettavo assieme a mio fratello l'arrivo di Babbo Natale, l'ansia e quei rumori che ci sembrava di sentire.
Ora la mia è una nuova attesa, quella per vedere il sorriso di mia figlia domani mattina.
Il pensiero va anche a chi sta passando ore e momenti terribili, a quei bambini che noi grandi facciamo crescere nella guerra e nell'odio.
Auguri a tutti
giovedì 15 dicembre 2016 15 vostri commenti

Ripasso

Spesso mi domando come verrà descritto questo periodo storico-politico che stiamo vivendo ormai dal 1994. Dalla famosa discesa in campo del cavaliere nero come titolò il Manifesto durante le elezioni amministrative di Roma tra Fini e Rutelli, se non sbaglio, con tanto di dichiarazione di voto proveniente da Arcore.
Il resto lo conosciamo, Forza Italia, Occhetto impalato in televisione, la falce e martello che diventa sempre più piccola fino a sparire, la Quercia, l'Ulivo, una specie di incubo all'interno di Verde Mattina. Poi gli spot elettorali con tanto di showman che mettevano in guardia dal pericolo dei comunisti che mangiano i bambini, la Lega al governo, il decreto salva ladri, la Lega all'opposizione, l'abbraccio leghista col Pds, poi di nuovo il salto dall'altra parte, Prodi, Bertinotti che fa saltare il banco, l'elenco dei ministri berlusconiani che tremare il mondo fa, fascisti che da marte scendono al potere, le olgettine, il conflitto di interessi che non interessa più nessuno, ex estremisti di sinistra che vanno al governo o dirigono telegiornali, girotondini, popolo viola, arcobaleni e realtà in bianco e nero, primarie assurde, finti candidati, dibattiti con presentatori che contano i secondi, Veltroni che anche dopo aver perso continua a dire "il candidato dello schieramento a noi avverso", l'Africa dove non è mai andato, Rutelli o Alberto Sordi, Fini che comanda la polizia a Genova, un movimento distrutto, il silenzio, i lavori socialmente utili non si sa bene a chi, "che fai mi cacci", il modellino tirato in faccia, un comico al governo, degli elettori comici, un  comico che vorrebbe andare al governo, sempre meno da ridere, le lacrime della Fornero, i forconi, Renzi, dal gioco dei 9 all'abbraccio con Renzi, leopardi smacchiati, colloqui in diretta, era meglio di no, sondaggi on line anche per decidere il gusto del ghiacciolo, giocare all'opposizione, giocare al governo, la magia del JobAct, il silenzio del sindacato, gli italiani sempre al mare, in pensione col finanziamento della banca, operai a terra e banche salve, ministri che non restituiscono il portafoglio, referendum apocalittico.
Ma in fondo siamo un popolo di gentiloni.
mercoledì 7 dicembre 2016 19 vostri commenti

La colpa

Sono state scritte tantissime cose dopo il referendum, anche troppe direi. Ho letto commenti e articoli pieni di livore contro chi ha votato NO. In questo paese sembra non finire mai la moda di cercare nell'altro la causa dei propri errori.
Non riusciamo nemmeno ad essere maturi politicamente tanto da avere un premier che è riuscito nell'impresa di riportare dopo il ventennio berlusconiano il dibattito sulla persona e non sul contenuto delle cose. Tanto da non riuscire a ragionare sul fatto che se si va a votare un referendum si dovrebbe votare sull'argomento e che le elezioni politiche sono una cosa, che lo sono le amministrative e di conseguenza le regionali.
La personalizzazione della politica non è mai un bene da qualunque parte essa venga. L'arroganza di Renzi e dei suoi lacchè negli ultimi mesi ha toccato livelli da corsia preferenziale nel mondo di Arcore. 
Sembra che i voti che stanno a sinistra non interessino mai se non quando uno perde, e allora in quel momento scatta la caccia al comunista cattivo, fermo sulle sue posizioni che fa vincere le destre.
Invece sarebbe bene capire che la destra vince perché non si danno più speranze di sinistre, non si fanno più proposte di sinistra, i quartieri poveri sono dimenticati, i disoccupati sono dimenticati, la disoccupazione giovanile è alle stelle, il numero di laureato è il più basso d'Europa e il livello delle nostre scuole urla vendetta. 
Queste sono le ragioni che consegnano i paesi uno alla volta alla destra che non fa altro che cavalcare il malcontento, urlare che la colpa è del nostro vicino, che chi ha la pelle diversa dalla nostra è il nostro nemico e chi i muri non sono da tirare giù ma da alzare anche sul nostro pianerottolo.
sabato 3 dicembre 2016 9 vostri commenti
Tutto tace o almeno sembra. Credo di poter dire che è stata una campagna referendaria terribile, con politici di entrambe gli schieramenti impegnati ad evitare di parlare di contenuto, importantissimo, per buttarla sul "o con me o contro di me". Una campagna che rappresenta pienamente ciò che la politica italiana è diventata, in mano a personaggi che preferiscono evitare i contenuti al caldo della loro demagogia. Pochi quelli che hanno provato a portare la discussione sui contenuti, ancora qualche giorno fa su Facebook si potevano trovare post di esponenti del Si è in particolare de Pd mettere in guardia quelli del No per un possibile governo della destra. 
Se il vento che soffia in Europa dovesse arrivare anche qui, molto probabile, immaginate un governo di destra con i poteri conferiti dalla riforma cosa potrebbe fare.
Le domande da porsi sono differenti però. In un referendum del genere bisognerebbe solo parlare di contenuto e poi questo governo cosa ha ancora di sinistra? Anzi cosa ha mai avuto?
Ho sentito più volte accuse del genere "Votate come La Russa... come Salvini... etc ". Mai citare ad esempio l'Anpi schierata per il No, senza guardarsi nemmeno in casa dove c è gente come Alfano Verdini e company.
La cosa triste è che se questa riforma l'avesse fatta Berlusconi avremmo visto gente che ora milita nel Si strapparsi le vesti. Ma questo è diventato il nostro paese.
Io voterò No come sapete ed è inutile che vi citi tutte le ragioni, che non dipendono solo dagli artefici della Riforma, voterò No perché il problema di questo paese nn è la Costituzione e nemmeno la velocità del iter di una legge. No, il problema sta alla base, quelli che votano, e nelle stanze del potere, chi viene votato. Con questa Costituzione sono state fatte anche leggi fondamentali per la nostra democrazia il resto è aria fritta.
venerdì 2 dicembre 2016 7 vostri commenti

La morte cammina indisturbata


Aleppo qualche tempo fa era solamente un nome su una cartina o una cantilena sentita citare in Amici  Miei. Ora è un cimitero a cielo aperto come dichiara l'Onu, la parte nascosta della nostra vergogna, l'immagine che dovremmo avere negli occhi prima di lamentarci.
Non si tratta nemmeno più di pacifismo o di essere contro la guerra,  ma aver dimenticato completamente il significato della parola essere umano. 
Ospedali distrutti, medici che si muovono tra le macerie, malati distesi in mezzo alla strada, neonati prematuri a cielo aperto e bambini che mancano all'appello in centinaia se non di più. Quelli rimasti ora hanno perso anche chi come Anas al-Basha, ragazzo di 24 anni, cercava con una parrucca e un naso rosso di portare un po' di normalità.
Ma tutto scorre e come sempre c'è chi rimane, chi lotta, chi alimenta il proprio potere e chi si volta dall'altra parte.

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