venerdì 28 agosto 2009

Berlusconi sceglie il tribunale a cui rimettere i propri peccati... tempo di perdonanza.

"...annualmente assolviamo dalla colpa e dalla pena, che meritano per tutti i loro peccati, commessi fin dal battesimo, tutti coloro che veramente pentiti e confessati saranno entrati nella predetta Chiesa dai vespri della vigilia della festività di S. Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività..." Papa Celestino V, 29 settembre 1294.

Tutto qui quindi... Silvio lunedì sarà alla cena della perdonanza... non passerà sotto la porta santa, ma sarà li per la perdonanza. Quindi non è vero che non si vuol far giudicare... lui ha deciso quale è il tribunale adatto. Rimettere i peccati, un bacio all'anello di Bertone, qualche inchino e poi via lindo come una volta... pronto per ricominciare. Questa è la giustizia migliore, nessuna spesa legale, nessun avvocato, niente interrogatori, neanche la fatica di dover fare delle leggi ad personam... qualche chilometro con la macchina blu, la scorta, un saluto a tutti... magari si indossa il cappello da pompiere ancora una volta... prima del perdono ancora qualche peccattuccio, chissà qualche apprezzamento ad una bella signora... e poi via... puro.

700 anni prima della sua discesa in campo qualcuno aveva già pensato come risolvere i suoi problemi di coscienza...

Un mese fa il cardinale commentando la nuova enciclica del papa disse..."nella sua ricerca del bene morale, la persona umana si mette in ascolto di ciò che essa è e prende coscienza delle inclinazioni fondamentali della sua natura, le quali inclinano l'uomo verso dei beni necessari alla sua realizzazione morale"... buon appetito cardinale quando starà seduto a tavola con un uomo che ha sicuramente trovato i beni necessari alla propria realizzazione morale...

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