Ora mi aspetto la richiesta di portare al ministero le fedi come dono alla patria natia. Se non fosse la realtà quella della campagna del fertility day, si potrebbe pensare ad un pezzo del film di Antonio Albanese.
Invece si tratta della triste realtà di un governo imbarazzante, composto da ministri impresentabili e impreparati, una su tutte la Lorenzin.
Quella che senza laurea si ritrova a capo del ministero della Sanità, e non ci sarebbe niente da ridire sulla mancanza di titoli se non per il fatto che ai comuni mortali un titolo del genere viene richiesto solo per mandare un curriculum al giorno d'oggi.
Forse il ministro non sa, o forse si, che la scelta di diventare genitore rientra nella sfera privata di una donna, di una coppia, non sa che in questo momento ci sono persone che per anni provano ad avere figli non riuscendoci, a volte andando incontro a momenti difficili, non sa che ci sono persone che scelgono consapevolmente di non averne e non vanno biasimati per questo,
Forse il ministro non sa, o forse si, che gli stipendi in questo paese sono fermi da anni, che non si rinnovano più contratti, che la stabilità di un posto di lavoro si ha solamente per pochi minuti, che il suo capo ha preso in giro tutti con la storia dei co.co.pro diventati voucher, che i Marchionne Boys ad un colloquio di lavoro chiedono ad una ragazza se vuole mettere su famiglia.
Magari ignora il fatto che i comuni mortali per mantenere i figli devono fare ore e ore di straordinario, che molti solamente grazie all'aiuto dei nonni riescono ad andare avanti, che vicino agli asili hanno aperto gli sportelli della Findomestic, che tra poco inizieranno le scuole e per quella che si chiama scuola dell'obbligo per comprare i libri ci vorrebbero 1400 giacche di Geppetto.
Consiglio un giro in quella che si chiama realtà.