lunedì 27 aprile 2015 14 vostri commenti

Il Mal Paese

Diciamo la verità, questo paese fa schifo.
Spesso parliamo di lotte e di cambiamento, sento gente prendersela con i politici colpevoli di ogni cosa, con i sindacati che si dovrebbero vergognare, l'indignazione galoppante e poi...
Poi alla domenica come al solito assistiamo a scene come quella di ieri. Il pullman della Juventus assalito per strada e una bomba carta in mezzo alla curva del Torino.
Il 25 aprile su Rai Uno uno speciale sulla liberazione viene battuto dal serale di Amici sulle reti Fininvest.
La catena Mediaworld annuncia una promozione su un televisore HD e davanti ai negozi in varie città del paese si formano code interminabili con risse tra le persone.
Sinceramente. 
Dove vogliamo andare?
Cosa vogliamo fare?
E siamo certi che i problemi vengano solamente dalla politica?

sabato 25 aprile 2015 23 vostri commenti

Un'odissea partigiana


Oggi siamo liberi perché persone come noi 70 anni fa hanno sacrificato la loro vita. Sembra la solita frase che si dice alle cerimonie, ma fermiamoci un attimo a pensare. Oggi chi lo farebbe? Oggi chi lascerebbe tutto quanto per salire sui monti per combattere una dittatura? Oggi che non riusciamo nemmeno a mettere insieme delle manifestazioni. Oggi che abbiamo paura della nostra ombra.
La realtà è che abbiamo tradito i partigiani, lo abbiamo fatto anche un minuto dopo la liberazione. 
Basta leggere il libro "Un'odissea partigiana" per rendersi conto di quello che è successo subito dopo il 25 aprile.
L'amnistia e l'azzeramento dei crimini dei fascisti. L'internamento di molti partigiani negli Opg, Ospedali psichiatrici giudiziari. Perchè?
Dopo la liberazione la magistratura processa molti ex partigiani con l'accusa di gravi reati commessi durante la lotta clandestina e nel dopoguerra. Si tratta spesso di casi di  “giustizia sommaria” commessi contro sospette spie coinvolte nell'apparato repressivo fascista.
La strategia messa in atto dagli avvocati dei partigiani per cercare di alleviare le pene è quella della seminfermità mentale. Poi nel 1946 Togliatti procede con l'amnistia aprendo le porte del carcere ai fascisti condannati o in attesa di giudizio.
E i partigiani dichiarati semi infermi di mente? Non possono usufruire dell'amnistia. Quindi Opg.
Persone sane che si devono adattare ad una realtà manicomiale come quella degli Opg.
Poi silenzi. Uomini lasciati al proprio destino anche dalle forze di sinistra.
Chi oggi parla di 25 aprile con il solito ma, chi snobba il sacrificio di questa gente dovrebbe leggere questo libro per capire a cosa furono sottoposti molti partigiani il giorno dopo aver liberato il paese.
Molti fascisti tornarono ai loro posti di comando. Molti partigiani continuarono a morire.
Oggi noi abbiamo la libertà, usiamola.
W il 25 aprile.
venerdì 24 aprile 2015 8 vostri commenti

Quanto vale la vita di un uomo?


Per la Camera dei deputati questo...
Il vuoto (35 deputati) durante l'informativa del ministro Gentiloni sulla morte di Giovanni Lo Porto.
Quando droni e indifferenza vanno a braccetto.

lunedì 20 aprile 2015 25 vostri commenti

Indifferenza

Immaginate solamente il clamore mediatico se quelle 700 persone morte ieri fossero state occidentali. 
Oggi e domani ancora leggeremo dichiarazioni di indignazione, titoloni che tra qualche giorno diventeranno sempre più piccoli in attesa della prossima tragedia.
La triste verità è questa.
L'europa e il resto del mondo sono troppo indaffarati a fare i conti, a litigare per i rientri di bilancio, a stanziare fondi per armamenti nel frattempo la gente muore.
Sciacalli della malavita vicino quelli in doppio petto. 
Personaggi inquietanti che ridono al telefono aspettando il prossimo affare vicino a quelli che utilizzano queste tragedie per avere un titolo sul giornale.
Intanto in mezzo al mare si affonda nell'indifferenza.

martedì 14 aprile 2015 29 vostri commenti

Abbandoni



Sarà che sono vicino alla soglia dei 40 e sono diventato padre.
Sarà che tutte le volte che guardo le rughe di mio papà e la sua stanchezza che lui non ammette mai divento ogni giorno sempre più fiero dell'uomo che è.
Sarà perché ho impresso nel mio DNA la gratitudine verso i miei genitori che ancora oggi ad ogni chiamata sono pronti ad essere davanti alla mia porta... ma una storia del genere io non la posso davvero concepire, a prescindere dall'argomento della lite o del tono.
lunedì 13 aprile 2015 24 vostri commenti

Sottigliezze

Lungi da me essere filo-vaticano.
Questa mattina tra le tante notizie però mi ha colpito quella del "distinguo" del governo sulla crisi diplomatica tra Turchi e Santa Sede dopo che Papa Francesco ha riconosciuto il genocidio degli armeni nella terra di Erdogan.
E' chiaro che ognuno ha la sua idea, e che in alcuni casi ci siamo trovati davanti a falsi storici, ma leggete la dichiarazione del sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle politiche Ue Sandro Gozi...

"Nessun governo si esprime in maniera ufficiale: questo è compito degli storici. Nessun governo europeo si lancia su questi temi, i parlamenti europei si sono espressi, i governi no. Io credo che non sia mai opportuno per un governo prendere delle posizioni ufficiali su questo tema. Per me, ma è la mia posizione personale, lo è stato: ma un governo non deve utilizzare la parola genocidio"

...quindi sostanzialmente dice che i governi devono sempre mentire, cosa che sapevamo già, che i governi devono tenere buoni rapporti con tutti per il dio denaro, cosa che sapevamo già, e che non è MAI, attenzione, MAI opportuno prendere una posizione.
Mi vengono in mente una serie di genocidi passati sui quali il nostro governo secondo quello che dice Gozi avrebbe fatto finta di niente.

"Per noi che facciamo politica è meglio guardare ai problemi di oggi della politica. E con il governo di Ankara  siamo impegnati a parlare di democrazia, diritti umani e di minoranze."

Chissà se con Ankara parlano anche di Internet bloccata e di cariche sulle manifestazioni 
E questo è sempre il nuovo che avanza.


venerdì 10 aprile 2015 19 vostri commenti

Basta un attimo

La sveglia che suona alla mattina ricorda che si deve andare a lavorare.
Colazione, un bacio ai figli e alla moglie.
In macchina, in moto, a piedi o con l'autobus si arriva in ufficio. 
Fermarsi un attimo col pensiero seduti alla propria scrivania, davanti alla macchina del caffè o nel corridoio. Pensare di aver dedicato una vita di studio per il proprio lavoro, una vita di sacrifici, di avere fatto scelte importanti.
Poi pochi attimi, gli spari, la fine.

Non riesco nemmeno ad immaginare come possano stare i famigliari e gli amici delle persone che ieri hanno perso la vita nel tribunale di Milano. Purtroppo questi episodi stanno aumentando. Il ricorso alla violenza come unico mezzo di sfogo è entrato prepotentemente nella pagine della cronaca del nostro paese.
Credo che si debba ricordare e sottolineare quanto sia fondamentale per la democrazia il ruolo del magistrato e coloro che gravitano attorno all'esercizio della legge.
E' vergognoso come una persona possa essere entrata con un arma all'interno di un tribunale ma non mi meraviglio più di tanto, perché se qualcuno di voi è mai entrato in questi ambienti avrà potuto constatare quante falle ci siano, e non solo a Milano.
Forse sarebbe meglio intervenire con finanziamenti per mettere in sicurezza i tribunali italiani invece che fare dichiarazioni contro la magistratura che servono solamente a minare la posizione di persone che fanno il proprio mestiere.
mercoledì 8 aprile 2015 28 vostri commenti

La loro distrazione


Leggere le parole di Matteo Orfini, presidente del partito democratico, lasciano in bocca amarezza e allo stesso tempo rabbia.
Questi personaggi per dire che la nomina di De Gennaro è vergognosa hanno dovuto aspettare la "condanna" per torture da parte di Bruxelles. 
Chi lo ha nominato? Dove erano queste persone quando anche altri personaggi colpevoli delle violenze del G8 sono stati promossi?
Probabilmente stavano facendo campagna elettorale, troppo impegnati a sostenere il nuovo che avanza.
Orfini poteva venire a Genova e chiedere a quelli che in quei giorni erano per strada, a quelli che dalle finestre cercavano di aiutare i ragazzi in difficoltà, a quelli che sono stati picchiati in Corso Italia massacrati da uomini in divisa, a quelli che sono caduti in piazza Alimonda, a quelli che sono stati prelevati dalla Diaz senza motivo e portati alla caserma di Bolzaneto, a quelli che sono stati spogliati da medici che dovevano curarli, a quelli che sono stati costretti a cantare canzoni fasciste, a quelli che che sono stati tenuti in piedi per ore... bastavano poche domande.
Genova non dimentica quei giorni... loro lo hanno fatto.
giovedì 2 aprile 2015 36 vostri commenti

Primo bacio

Andando un po' in giro su Facebook capita a volte di cercare qualche vecchio compagno delle elementari o delle superiori. 
Rivedendo alcune facce mi è tornato in mente il mio primo bacio.
Se non sbaglio ero in seconda media. Ricordo di aver fatto ben tre regali l San Valentino... a tre ragazze diverse, sia chiaro. 
Però poi il primo bacio è stato solamente con una.
Come dimenticare l'uscita della classe e poi il tragitto verso un palazzo che rimaneva più appartato. Da soli?
Non sia mai! 
Dietro avevamo parecchi elementi della classe. Non domandatemi il perché ma ricordo che è stato così. Esattamente sotto la finestra di una casa, dietro ad una pianta.
Non ricordo precisamente le sensazioni, ma ricordo di essermi sentito grande.
Anche nel momento in cui tutti abbiamo preso una fuga quando la padrona di casa ha aperto la finestra.

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