martedì 8 aprile 2014

La vita è altrove

"La vita è altrove" diceva Rimbaud.
E forse aveva ragione. Troppe volte perdiamo tempo a fare cose che non ci piacciono. A volte siamo obbligati vero, come ad esempio sui nostri posti di lavoro, ma il pensiero che la vita è altrove in qualche occasione ci può aiutare.
Ad esempio prendete il caso più classico, una conversazione con un vostro superiore. Chiaramente le due posizioni non paritarie trasformeranno, nella maggiorparte dei casi, il dialogo in una specie di pezzo di teatro dell'assurdo. 
Una dei due che prova a spiegare il lato pratico del lavoro e l'altro, che nella maggiorparte dei casi non lo ha mai fatto, intimerà una strategia (perché di solito parlano così) da seguire, buttandoci in mezzo qualche neologismo d'avanguardia e qualche insinuazione sul ruolo.
Bene. In quel momento forse basta pensare che la vita effettivamente è altrove. Che le cose che ci fanno stare veramente bene sono da altre parti e che la nostra energia la dobbiamo indirizzare verso quelle.
Difficile. Anzi molto difficile perché il più delle volte la sequenza del dopo conversazione con un superiore è... colorito rosso... dialogo in solitudine a voce alta.... gesti automatici... porte sbattute... sigaretta accesa... sigaretta spenta... colorito viola... gesti... parole... e ancora gesti... sigaretta accesa.
Ma la vita è veramente altrove.

11 commenti:

  1. Per quanto possibile è una cosa che cerco sempre di ricordare... Ed anche se cerco di guadagnarmi al meglio la mia paga, io lavoro per vivere, mai il contrario.

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    1. ed hai perfettamente ragione, più vado avanti e più sono convinto di questa cosa!

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  2. Non fumo, ma la sequenza quando mi scontro coi miei superiori è quella riportata, meno la sigaretta. E tutte le volte mi dico "Lascia che cianci a vanvera e non cagarlo di striscio". Tsè. Come non detto. Rimbaud la faceva davvero troppo facile, visto che era il capo di sé stesso.

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    1. Vero, come ho detto non è facile anzi difficilissimo e infatti anche il sottoscritto segue la sequenza... cmq essere il capo di se' sesso va messo negli obiettivi

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  3. sì, la vita è altrove e sarebbe bello poterle dare tutto lo spazio che merita.

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  4. io ho sempre pensato che quegli omoni facessero spettacolo più che sport e competizione. Erano belli da vedersi come lo Svarzy, ma quanta roba hanno dovuto ingurgitare per avere quei muscoli e spesso a caro prezzo... Spero solo si sia divertito e abbia fatto divertire tante persone.

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  5. Della fatica che sto facendo ora per guadagnarmi da vivere, dei soldi che non sono mai abbastanza, della paura di come andranno le cose domani, la consolazione è che non ho capi con cui scontrarmi!

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  6. E io che non fumo somatizzo :) ciao ernest

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