Qualcuno potrebbe pensare ad un'allucinazione da stanchezza della sera, dopo le ore passato in ufficio, in fabbrica o in negozio.
Passare dalla stazione di Cornigliano, quartiere di Genova, e vedere della gente in fila potrebbe non essere così particolare. Le solite code, la lentezza degli sportelli. Niente di tutto questo, ma una sala d'attesa autogestita in attesa del proprio turno dal dentista.
"È un po’ come essere in un ospedale da campo, di quelli d’emergenza nei luoghi più difficili. Qui siamo nella stazione a pochi minuti dal centro città ma per alcune cose sembra davvero di essere a migliaia di chilometri di distanza", dice Claudio Salvi il dentista che a fine lavoro si reca in Stazione per prestare un servizio gratuito per chi non può permetterselo, per i dimenticati, i sommersi.
Qualcosa mi dice che la fila sarà sempre più lunga visti i dati di povertà, la mancanza di lavoro e i prezzi proibitivi della sanità.
Gesti quotidiani che fanno sperare e che solitamente non appaiono lasciando il palco al vuoto delle parole delle istituzioni.