venerdì 31 maggio 2013

Pugni chiusi


Cosa ci succederà?
In questi giorni, in  questi mesi, abbiamo perso simboli e personaggi che in questi anni hanno rappresentato e portato avanti, ciascuno a loro modo, riuscendoci in diversa misura, i nostri valori.
Artisti come Enzo Janacci e Franca Rame, un uomo come don Gallo sempre pronto a schierarsi dalla  parte dei dimenticati. Persone che hanno vissuto anni in cui gli ideali contavano, anni in cui si apparteneva a qualcosa, si lottava per qualcosa e si difendeva la propria idea senza venderla. Nomi di uomini e donne che ancora oggi nelle manifestazioni e nei cortei vengono urlati e scritti su striscioni.
Mentre ora abbiamo a che fare con mezze tacche che si vendono per un post in una commissione, prestatori d'opera politica che si azzuffano per una percentuale di un sondaggio in rete, qualunquisti che vorrebbero farci credere che il problema del paese sono stati gli ideali.
Non so, qualcuno potrà storcere il naso, dire che ormai è passato, che non conta e che bisogna guardare avanti, ma a me quei pugni chiusi fanno ancora venire i brividi.


12 commenti:

  1. già, forse manca la rabbia unita alla volontà, quella buona di Don Gallo, o la volontà semplicemente come voglia di partecipare

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  2. Tutta per te:

    http://www.youtube.com/watch?v=mqutawbGElY

    Moz-

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  3. Purtroppo,solo tristi occasioni per ritrovare un po' d'unione.
    Cristiana

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  4. Mi viene in mente Flaiano "Siamo una fase di trasizione. Come sempre".

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  5. E' triste, stiamo perdendo tutti quelli che ci difendono. Il futuro è sempre più buio.

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  6. Nella società civile ci sono tante, tante persone degne e sensibili: la speranza é che riescano prima o poi a dare il segno ad una riscossa collettiva!

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  7. Grandi persone che purtroppo non ci sono più.E ce ne sono sempre meno, o sbaglio?..
    Bellissima l'immagine.

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  8. A me mettono tristezza, sono il simbolo di qualcosa di prezioso che è andato, temo per sempre, perduto.

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  9. Piano piano abbiamo abbassato le braccia e aperto la mano, ci siamo arresi.
    Quando da ragazza ero nelle manifestazioni ero convinta di non aver diritto ad alzare il pugno, che fosse un gesto che ti dovevi conquistare, in fabbrica o per strada...guardando chi aveva, per me ,diritto di alzarlo...avevo i brividi!

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