lunedì 29 aprile 2013 12 vostri commenti

Ultimora, si festeggia in piazza per il governo


...attendiamo che le proteste dei "ribelli" del Pd si trasformino in voto negativo al governo, sperando che non chinino la testa. La balena bianca è tornata, anzi non ci ha mai lasciato. E' tempo di scissione da un partito che non esiste da troppo tempo, è tempo che le persone che ancora credono nei valori di sinistra lascino quel partito, è tempo di formare un nuovo soggetto di sinistra vera. Manca solo questo, i problemi da risolvere con soluzioni di sinistra ci sono, attendiamo solamente di poterci ritrovare tutti assieme, a testa alta.
giovedì 25 aprile 2013 10 vostri commenti

Quel! 25 APRILE

Ai miei cari famigliari agli amici e compagni tutti,
vada in questa triste ora il mio piu' caro saluto e l'augurio migliore per l'agognato avvenire. Non piangete e ricordatemi. Questo e' il solo premio a cui ambisco.
Ricordate che l'Italia sara' tanto piu' grande quanto piu' sangue il suo popolo versera' serenamente.

Rino Mandoli
Meccanico Siac
Genovese
Partigiano
Fucilato il 19 maggio 1944

Quando c'erano donne e uomini che sceglievano, si schieravano, lottavano e non erano indifferenti.
lunedì 22 aprile 2013 14 vostri commenti

Fuori i nomi

Mi dispiace, ma devo partire da Noi. Troppe volte abbiamo detto di tapparci il naso e votare il meno peggio e troppe volte abbiamo concesso cose che i valori di sinistra non possono ammettere. Abbiamo sopportato Mastella ministro, la Fornero, Buttiglione, Capezzone una volta si e una volta no, Dini, Rutelli e la sua Margherita una volta si e una volta no, abbiamo sopportato la guerra giusta, le bombe intelligenti, i soldi alle banche, gli occhiolini a Marchionne e l'isolamento della Fiom, abbiamo sopportato i democristiani che non se ne sono mai andati, abbiamo rinunciato a chiedere diritti per i più deboli e la Bicamerale.

Poi loro. La segreteria di un partito e coloro che non sono ufficialmente dentro ma comandano, che parlano alla gente con l'aria di quelli che sanno tutto loro e non devono spiegare un cazzo. Ottusi e completamente staccati dalla realtà quotidiana. La Bindi che con le unghie non ha voluto lasciare la poltrona, Veltroni che doveva andare in Africa anni fa e non sa ancora il nome di chi l'ha battuto alle elezioni, Franceschini che pensa che basti una barba per sembrare nuovo, Enrico Letta il cognome dice già tutto, Fassino che sta ancora esultando per la banca, la Finocchiaro che voleva eliminare l'estrema sinistra, Bersani che ancora nelle ultime ore parlava di sorprese agli italiani e che ha avuto il coraggio di abbracciare uno che ha dato il nome ad un Lodo per salvare il suo capo. 

Poi lui. Il Matteo di Firenze, che se la tira da quello che può salvare il partito. Il bravo ragazzo vestito da prete che in questi giorni era d'accordo su tutti i nomi e non ne voleva uno. Insomma avrebbe vinto comunque, a prescindere. Quello che va bene il modello Marchionne, anche no. Quello che va ad Arcore, che vuole l'accordo con Berlusconi però se lo fanno gli altri non va bene, quello che vuole Prodi ma poi no, quello che non gira nemmeno più a sinistra agli svincoli.

Poi lui. Baffino D'Alema. Che compare storicamente in tutte le elezioni del presidente della repubblica con in suoi 40-50 voti, come a tastare il terreno. Quello che appena messo alla presidenza del consiglio invece di andare in una fabbrica ancdò da Mediaset a dire state tranquilli, quello della city a Londra, quello della bicamerale, insomma quello che sopravvive a tutti. Come ora.

Poi la sinistra, che si divide sempre, che cerca di trovare minuscole differenze per proteggere le loro lotte, che sono diventate sempre più loro e meno nostre. Quella che gioca a fare la rivoluzione con il culo degli altri. Quella che ora deve uscire dai vari partiti per formare una NUOVA SINISTRA vera.

Poi Grillo. Che da ieri ha detto basta parolacce, che da ieri forse, e ribadisco forse, si è accorto di ciò che ha fatto. Martellando costantemente solo a sinistra, a volte con ragione sia chiaro, ma solo a sinistra rafforzando così B. e distruggendo il resto. Che ora non riuscirà a raggiungere neanche un punto del non programma, che continua a giocare con l'ambiguità delle parole, le marce su Roma e i fascisti in piazza con lui. Che chiede di essere ringraziato perchè ha calmato la piazza. Che è riuscito a far scoppiare un casino proponendo come nome uno di Sinistra e non proprio anti-casta. Che vuole eliminare i sindacati (anche se qualcuno lo meriterebbe), che vuole un'Italia isolata dal resto del mondo e soprattutto lo chiede  a 40 mila persone che potrebbero esser 5 studenti chiusi in un box padroni di 30mila account. Che viene votato ora anche da quegli elettori di sinistra snob che storicamente sono stati GIROTONDINI, MOVIMENTISTI, POPOLO VIOLA e  ARANCIONI.

Poi il presidente. Napolitano. Che giusto per ricordarlo in molte occasioni non ha pensato nemmeno tre secondi prima di firmare le leggi porcate di b. Quello che ha messo il professore Mario Monti al governo come tecnico per poi ritrovarselo il giorno dopo come politico, liberista, colpevole insieme a B. di un tasso di disoccupazione vergognoso nel nostro paese.

Ce se non sicuramente altri, che ho dimenticato e che potete aggiungere. Molti sono vicino a noi in questo momento, lavorano con noi, magari ci comandano, sono quelli che giocano a fare i comunisti e poi si comportano come il peggiore personaggio di destra, sono quelli che vogliono farti lavorare di più e non pagarti, sono i nostri colleghi che non scioperano mai però pretendono, siamo noi che troppe volte non li mandiamo a fanculo perchè siamo corretti. 

Noi che senza tutto quello che è successo, forse, avremmo continuato ad andare avanti così. Con un centro sinistra imbarazzante, improponibile, con personaggi che diciamolo se fossero stati nell'altro schieramento avremmo insultato pesantemente. Che ha iniziato a perdere da quando ha abbracciato velatamente, neanche tanto, le politiche liberiste, da quando ha abbandonato i lavoratori in balia di contratti vergognosi.

Noi che ora siamo affranti, distrutti e che veniamo derisi da tutti con i "te l'avevo detto", che abbiamo dovuto accettare uno schieramento che ha SEMPRE  avuto vergogna di un passato di lotte fondamentali per il paese, che ha sempre avuto paura della parola SINISTRA, che ha sempre cercato il CENTRO per far piacere alla chiesa e ai ben pensanti. 

Forse ora saremo più liberi di essere di sinistra, fieri dei nostri valori da portare alti anche nelle sconfitte.
sabato 20 aprile 2013 11 vostri commenti

Da qui


giovedì 18 aprile 2013 13 vostri commenti

Profundis De

Un giorno credi di aver visto tutto ma come al solito la politica italiana riesce sempre a stupire non utilizzando neanche effetti speciali. 
Quello che sta succedendo in queste ore è davvero surreale.
La situazione è questa. Il segretario del Pd e il suo seguito  appoggiano Marini personaggio di centro, ex partito popolare ex cisl, andando a cercare l'appoggio del Caimano, di Monti e della Lega. Escludendo totalmente Sel dal dibattino.
L'altra parte di partito, i cosiddetti renziani, chiaramente più al centro rispetto al resto del Pd, non vogliono Marini che appartiene al loro mondo, ma potrebbero essere d'accordo su Rodotà, ex presidente del Pds, figura di sinistra.
Quindi riassumendo Bersani che diceva di essere di sinistra non vuole uno di sinistra, Renzi che ha tolto la parola sinistra dal suo vocabolario potrebbe votare uno di sinistra.
La destra non ha candidati perché fa talmente schifo che nessuno vuole il suo nome accostato a quella gente.
Grillo che fino ad oggi ha insultato in ogni maniera i vecchi politici sostiene Rodotà che tanto giovane non mi sembra, ex Pds, arrivato terzo nelle  quirinarie che tra parentesi rimangono nel mistero visto che non è dato sapere quanti hanno votato e quanti voti hanno preso, tutta roba di Grillo e Casaleggio.
Che dire. Il Pd dopo questa sarà morto e sepolto e forse chi lo sa potrebbe anche essere un bene per il paese, potremmo toglierci questi zombie che hanno appesantito il cammino di una sinistra che non è mai iniziato. Sembrano impazziti, ieri sera la Bindi sembrava persino scocciata nel dover spiegare il perché delle loro decisioni. Un perché che non esiste, perché come può un partito di sinistra (?????) non prendere in considerazione un nome come Rodotà, votando Marini (maestro di sindacato di un certo Bonanni che non sto a ricordarvi cosa sta facendo con i contratti dei lavoratori). 
Chissà magari poi scopriremo che alla fine Silvio in questi anni ha pagato i vari dirigenti Pd per fare queste cazzate una dietro l'altra e così ce ne faremo una ragione. Così ripenseremo a questo periodo come un pezzo di commedia dell'arte in cui un segretario e i pinguini che ha dietro o davanti decidono di spezzare un partito che non c'è mai stato, invece di votare un nome di sinistra, così per fare un dispetto insomma come quello che se lo taglia per fare un dispetto alla moglie.
Ogni volta il Pd mi da un motivo e mi rende orgoglioso di non aver mai dato il mio voto a questa classe dirigente imbarazzante e incapace che tra qualche mese consegnerà il paese alla destra, al populismo e ai democristiani. Però dai cazzo Bersani almeno potrà dire di aver scelto il presidente delle Repubblica. Ma vaff....

mercoledì 17 aprile 2013 8 vostri commenti

In fondo sembra che quel rigore non lo voglia tirare

La verità non l'ha in bocca nessuno sia chiaro, e figuriamoci io. Ma ho come l'impressione che Bersani sia quel tipo di giocatore, decidete voi lo sport, che sembra quasi di tirarsi fuori da un momento di crisi, vede uno spiraglio una via d'uscita e invece ricade in quella che i comuni mortali chiamano cacca.
Già perché io avrei preso al balzo le dichiarazioni di Grillo rilasciate ieri invece di flirtare con l'imperatore di Arcore. Le avrei usate per metterlo in un vicolo chiuso. Certo è vero che anche il Beppe ha dato prova di rimangiarsi più di una parola quindi nel paese dove si dimentica tutto in 3 secondi avrebbe potuto dire poi NIET a governi Bersani in un secondo momento. Ma sarebbe cmq servito per smascherarlo. 
Se l'alternativa è quella che stiamo leggendo in questi minuti credo che ci si debba preparare a salutare quella cosa chiamata Pd. Vedremo il giovane mister Bean di Firenze cancellare sempre più la parola sinistra dal vocabolario. La speranza è che Vendola sbatta qualche porta di più. Il resto è questo...
Amato? Non è il caso di ricordare cosa ha fatto il dottor Sottile.
D'Alema? Che dire signori.
Marini? Meglio Valeria.
Le bambole si pettinano da sole ormai.

lunedì 15 aprile 2013 15 vostri commenti

E' ora di... Basta!

Ma basta! Ma cosa siete una scolaresca che si scambia messaggi mandandosi a quel paese del tipo "stbtespcc la fcc brtt @***§§§###"?!?!?
Uno che gioca a fare il salvatore della patria quando è solamente un resto di balena bianca fuoriuscito da uno scontro tra dorotei , vespiani, gronchiani e dossettiani. Che va nelle trasmissioni dei ggggiovani perché va di moda, che si pettina come quelli delle fotografie fuori dai barbieri di una volta e che quando dice sinistra sembra Fonzie che vomitava piuttosto di dire ho sbagliato...
L'altra che in una delle campagne elettorali del passato ha avuto la faccia di dire "non disperdete il voto votate Pd o Pdl"...
Volete mandarvi a quel paese? Volete insultarvi? Fate pure, ma incontratevi in una via di Roma o di Firenze, chiamatevi via skype o smartphone di ultima generazione, ma non fracassateci i maroni! Che abbiamo altri problemi. La sinistra è un'altra cosa.
venerdì 12 aprile 2013 17 vostri commenti

Va beh dai lasciamo perdere...

Lo dico sinceramente senza voler fare polemica. Lasciate perdere, dite scusate abbiamo fatto una cazzata, ora magari proviamo ad essere leggermente più realisti.
Perché vedete mentre si parla di account, troll, attacchi informatici, firewall, spyware, antivirus e alte barriere che nemmeno il Betotal riuscirebbe tanto, la gente muore di lavoro che non c'è, muore di lavoro che c'è ed in questi giorni si è portato via altri lavoratori per incidenti, la depressione avanza sempre più, la povertà fatica anche ad emergere per la vergogna, e gli scoraggiati sono ormai un milione e mezzo e non cercano nemmeno lavoro.
Quindi fateci il piacere lasciate perdere perché  la realtà è nelle strade e nelle piazze non sui siti internet, e se volete fare una cosa date un minimo contributo per fare un cazzo di governo in questo paese altrimenti, salutate tutti, chiudete gli Ipad, ridate indietro i 13 mila euro al mese che guadagnate e andate a pregare il Baba Casaleggio.
Perchè francamente ne abbiamo i coglioni pieni.
Mi scuso per il francesismo.
giovedì 11 aprile 2013 14 vostri commenti

Quelli non sono sprechi!

Ora diranno che la colpa è dei Troll della carta, quelli che si insinuano negli anfratti e che solo i robottini di nuova generazione possono scovare. Diranno che non abbiamo capito oppure non diranno niente come nel caso passato della candidatura passata di Casaleggio, 
Però leggere il volantino del movimento5 stelle della provincia di Empoli dove si propone di risparmiare sui viaggi degli studenti nei lager nel giorno della morte di Primo Levi fa davvero pensare...


...sul fatto che l'ideatore del volantino non sappia nemmeno come si scrive lager, evito di dire ciò che penso.
venerdì 5 aprile 2013 11 vostri commenti

Crocicchi

Probabilmente ognuno di noi ci si è fermato in mezzo più di una volta. Uno sguardo a destra, uno a sinistra, davanti e poi subito dietro. Qualche istante di riflessione oppure scelte dettate dall'istinto e da  sensazioni.
I momenti della nostra vita, positivi o negativi, che ci hanno cambiato a volte arrivano all'improvviso, bisogna anche saperli cogliere, vederli e fermarli oppure in alcuni casi lasciarli andare.
Fabbricatori di differenti identità, le nostre, che hanno dato vita a  nuovi personaggi,  nuovi ruoli.
Difficile ricordarsi dei primi momenti quelli vissuti da piccolo. Forse il mio primo crocicchio è coinciso con l'andare a scuola dalle suore fino alle elementari. Un'educazione cattolica, non troppo rigida, ma comunque chiaramente sotto l'occhio di madre chiesa. Un'identità, forse la prima, quella che ricordo, che in alcuni momenti credo ancora  oggi si faccia vedere.
Le strade, si sa, si possono cambiare, si cammina si prende un sentiero, se ne scarta un altro e magari si giunge ad un altro crocicchio. Le superiori, gli scioperi e soprattutto la scelta di occupare la scuola. Tredici giorni chiusi all'interno dell'edificio scolastico, le riunioni che dovevano essere politiche ma poi si trasformavano in mini concerti, gli amori, la passione, le litigate, le lacrime, la consapevolezza di far qualcosa di davvero particolare, le amicizie saldate nella notte davanti ad un bicchiere di birra e a un sigaretta  con l'ombra del tabacco. Insomma la politica che non mi ha più abbandonato. Un'altra identità quella che ancora oggi mi fa parlare quando mi accorgo di essere davanti ad un'ingiustizia, chissà forse quella che mi ha fregato.
Il viaggio però continua  e le nostre scelte ci portano ad incontrare luoghi, come l'università, che rimarranno impressi in noi e soprattutto persone, quelle che colpiscono, con cui ti accorgi di stare bene, anzi qualcosa di più, ma in quel momento la scelta che si fa è un'altra, è quella dello stare.
Non prendere una strada però significa comunque camminare su un'altra. Altro crocicchio. La scelta di fare l'obiettore di coscienza capitando per caso a lavorare con l'handicap. Un ambiente, dove lavoro ancora oggi,  completamente nuovo, con difficoltà e soddisfazioni. Un ruolo che mi ha decisamente plasmato, che mi ha insegnato la fatica del lavoro e quella della vita. Una nuova identità maggiormente pratica. Insomma una nuova via che ha radicalmente cambiato la mia esistenza.
Ma i percorsi possono essere lunghi, a volte danno l'idea di concludersi dopo la curva o in cima alla salita e invece al posto del traguardo un altro crocicchio. La fine del mio matrimonio, la separazione. Un periodo davvero buio della mia vita, in balia di un qualcosa ancora da decifrare,  in cui la mia identità che per anni, circa quindici, era stata di coppia è diventata di colpo singola. Nuova, ripensata grazie ad un anno passato da solo, grazie ad amici incontrati, grazie anche al blog e all'incontro di un nuovo amore magnifico, lo stesso incontrato durante l'università che chissà forse era stato solo rimandato e che non avrei mai potuto ritrovare se non avessi deciso di fare l'obiettore di coscienza.
A volte si cammina pensando al punto di arrivo, invece magari la meta è proprio il viaggio, il movimento, il cambiamento. Strada facendo si possono incontrare soffi di vita che ci rinvigoriscono e che ci spostano in un'altra direzione. E' così che ho preso l'ultimo, per ora, crocicchio. Quello del teatro, sotto forma di laboratori di teatro sociale che mi ha portato e mi porterà tra qualche mese a salire sul palco. Una svolta questa che mi ha insegnato a ricercare la poesia sempre in ogni momento della giornata, a vederla nei volti dei ragazzi, in quella dei miei genitori e negli occhi della mia compagna. 
E' chiaro non sempre si riesce ad uscire dai crocicchi, e a volte è anche bello starci, ma provando a guardare oltre il blu del mare di solito si intravede un nuovo porto, forse il nostro.

martedì 2 aprile 2013 16 vostri commenti

Come dice il saggio?


Ora non per fare il disfattista e il puntiglioso ma se alla voce SAGGIO si legge una tale definizione...

"Di persona, capace di seguire la ragione in ogni circostanza, con equilibrio e prudenza"

...come si può coniugare con uno (per la precisione quello nella foto sopra) che solo qualche mese fa ci donò una massima da appuntare sul nostro Moleskine...

"Come da copione, a pochi giorni dal voto il partito della magistratura politicizzata sta entrando in campo per sparare i suoi fuochi d'artificio contro esponenti del centrodestra"

...e durante la bufera Ruby abbattutasi sul cavaliere pose una sola condizione...

"Voglio vedere i preservativi..."

Da uno così (sempre per la precisione quello nella foto sopra) accettereste saggi consigli sulla vostra esistenza?


Latest Tweets

 
;