martedì 31 dicembre 2013 9 vostri commenti

Che il caso incominci a trattare bene voi e me e tutti gli altri

"Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?"
(Giacomo LeopardiDialogo di un Venditore d’almanacchi e di un Passeggere, in Operette morali)

Davvero una bella domanda direte voi, e lo dico anche io. La risposta non la sappiamo e non credo possa servire fermarsi a pensare. La vita la si deve vivere, cercando di gustare totalmente ciò che si prova in questo istante, provando a stare vicino il più possibile alle persone giuste, quelle con cui i momenti si condividono volentieri e che non dovrebbero finire mai. 
Non dimenticare il passato, mai, ricordarlo, sempre, tenerlo stretto e quando si ha l'occasione condividerlo con gli altri, come abbiamo sempre fatto noi in famiglia.
Lo sguardo però rivolto al futuro, per molti purtroppo non così chiaro per non dire altro a causa dell'inconsistenza della politica e anche del menefreghismo di chi non si interessa, di chi delega e di chi non lotta.
Quindi, come dice Leopardi, speriamo che il caso incominci a trattar bene nell'anno nuovo anche chi solitamente sta nell'ombra oscurato da quelli spesso spiccano il volo non certo per meriti.
Buon anno amici miei e come spesso abbiamo detto... restiamo umani.
giovedì 19 dicembre 2013 17 vostri commenti

Epilogo italiano

E' un tipico epilogo italiano quello mostrato dal movimento dei forconi. Il "tutti a casa" ormai di moda gridato in piazza, assenza totale di proposte, momenti di fascismo che hanno turbato le nostre città, persone in piazza senza neanche sapere il motivo e alcuni movimenti politici pronti a salire sul carro della protesta.
In più, otre al solito copione, abbiamo assistito a qualcosa di interessante. La piazza che vuole mandare via tutti compresi i grillini, a detta dei forconi ormai troppo incastrati nei meccanismi del parlamento.
Un messaggio che non si dovrebbe sottovalutare perché a pensarci bene continuando a dire che tutti fanno schifo si fa presto a passare dalla parte della casta.
Nella speranza che prima o poi ci si decida a parlare di lavoro, contratti, diritti, stipendi, istruzione e sanità aspettiamoci qualche altro movimento che vuol mandare tutti a casa, fino al momento in cui ne rimarrà solo uno ad inveire davanti ad uno specchio.
martedì 10 dicembre 2013 14 vostri commenti

Forse è meglio riflettere

Credo sia arrivato davvero il momento di preoccuparsi.
La deriva che questo paese sta prendendo ricorda molto i momenti bui degli anni 60-70. Oggi abbiamo l'ex partito comunista italiano che si è spogliato definitivamente di ciò che rimaneva di sinistra con un segretario democristiano, un parlamento largamente composto da personaggi legati ad un pregiudicato, parecchi fascisti ed una notevole quantità di populisti. Un comico che urla che fanno tutti schifo a prescindere, un centro sinistra che ha messo nel cassetto tematiche come lavoro e diritti, un senato e una camera eletti con una legge incostituzionale.
In questi giorni in alcune città stanno sfilando cortei  appoggiati dal movimento dei forconi, probabilmente al loro interno ci saranno anche persone spinte dalla voglia di manifestare il dissenso verso la classe politica, ma i contatti con la destra estrema e non solo fanno paura. Qualcuno potrà dire che a sinistra si vuole l'esclusiva della protesta, da parte mia  vorrei vedere una protesta con un obiettivo e non contro tutto e il contrario di tutto, perché ciò, leggendo la storia, sappiamo dove porta.
Questo, oltre al costante distacco del mondo politico rispetto alla società, è anche il risultato del "tutti in piazza contro tutti e tutto", del continuare a dire che gli ideali non esistono più. Ieri a Genova c'erano striscioni anche contro i sindacati, sarei un ipocrita se dicessi che il sindacato è un'isola felice, anzi,  ma mi domando quando sui nostri posti di lavoro i colleghi hanno problemi con le aziende chi andrà a parlare e difendere il lavoratore? Ci andrà Grillo magari tramite webcam dalla sua villa di Sant'Ilario? Ci andrà Casaleggio? Ci andrà qualcuno di quelli che dice che tutti fanno schifo?
Perché se tutti fanno schifo anche io lo faccio, perché sono un delegato sindacale, quindi per ciò che sostengono loro faccio parte del sistema, quindi della casta. Se tutti fanno schifo lo fa anche un mio caro amico che per anni ha fatto il consigliere di circoscrizione rimettendoci dei soldi per risolvere alcuni problemi della sua comunità.
Credo che si debba riflettere perché continuando a dire tutti a casa alla fine ci si può trovare in piazza vicino a qualcuno col braccio alzato, senza il pugno chiuso che chiaramente si può non condividere, ma con la mano tesa.

lunedì 9 dicembre 2013 10 vostri commenti

Addio


Il titolo è sbagliato, perché l'addio alla sinistra lo abbiamo dato ormai da anni. Questo però credo sia un saluto definitivo e magari per qualcuno potrebbe anche essere un sollievo. Perché oggi viene in mente il menù degli orrori che che il Pds-Ds-Pd ci ha proposto, arrivando alla fine con un digestivo patinato in stile berlusconiano con tanto di foto di famiglia sulla scrivania. Stiamo assistendo all'ufficializzazione di quello che sapevamo già... il Pd non è mai stato di sinistra.
Viviamo in un paese che prima di votare, elezioni o primarie che siano, gioca a fare il rivoluzionario, dove prima di mettere la croce sulla scheda si dichiara di avere voglia di sinistra ma una volta dentro alla cabina elettorale si cade sempre in braccio all'uomo forte o al democristiano di turno.
Ora Civati esca da quel partito, dove non doveva nemmeno stare, cerchi di mettere insieme un movimento di Sinistra con i soggetti che in questi mesi hanno risvegliato una coscienza politica, come Landini e Rodotà. Altrimenti diventerà come tutti quelli che ci hanno provato, sapendo di perdere, per rimanere poi al caldo del partito.
Adesso il paese orfano di un pupazzo impomatato appena decaduto ha trovato finalmente un nuovo sostituto. Uno che nel 2011 ha detto di stare con Marchionne, quello che ha distrutto la contrattazione nazionale dei lavoratori, che sorrideva in una foto con De Mita e che ieri durante il primo intervento ha tenuto a precisare che in fondo le manifestazioni poi non sono così importanti.
In momenti come questo viene da pensare a quanto consenso la sinistra ha buttato via in questi anni, lasciando ad altri le lotte da fare, viene da pensare a chi l'ha costruita, a gente come mio nonno che si faceva fotografare fiero con altri suo compagni, veri, del partito socialista, a mio padre in tuta blu all'uscita delle fabbriche, alle piazze piene e a Berlinguer.
Saremo nostalgici, vecchi, utopisti e sorpassati, ma almeno siamo veri e fermi nelle nostre posizioni, mentre altri si spostano a seconda del vento che tira.
venerdì 6 dicembre 2013 9 vostri commenti

Invictus per sempre


Da oggi in poi questa terra sarà più sola perché ha perso un uomo, un simbolo, una persona che con la sua esistenza, tramite le sue parole e le sue azioni, ci ha insegnato cosa vuol dire lottare per ottenere e raggiungere un sogno.
Mandela è stato 27 anni in prigione continuando a gridare la parola libertà non solo per lui, per tutti, anche per gli stessi carcerieri. Da uomo libero poi ha comandato il suo paese senza vendetta, tendendo la mano a coloro che prima avevano negato dei diritti civili basilari.

"Non c'è nessuna strada facile per la libertà"

Oggi sentiremo dichiarazioni da parte dei politici di tutto il mondo, parole che si perderanno come sempre se non verranno seguite da azioni in linea col pensiero di Mandela. La cosa più triste è che sappiamo già che queste azioni non ci saranno, non le vedremo. Allora sta a noi nella nostra quotidianità comportarci e vivere come diceva Madiba, ricordando alcune delle sue parole...

"L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra..."


venerdì 29 novembre 2013 15 vostri commenti

Se questo fosse...

Se questo fosse un paese normale oggi si parlerebbe di decadenza civile e non di un pregiudicato.
Se questo fosse un paese normale oggi si parlerebbe del livello di disoccupazione che non viene neanche più aggiornato da quanto sale.
Se questo fosse un paese normale oggi si parlerebbe di lavoro e di diritti che ogni giorno vengono calpestati dai piccoli berlusconi che crescono nelle nostre aziende.
Se questo fosse un paese normale oggi si parlerebbe di bene comune e non di leggi ad personam.
Se questo fosse un paese normale oggi si andrebbe in giro con la costituzione invece di attaccarla ogni volta.
Se questo fosse un paese normale oggi si griderebbe al colpo di stato non per salvaguardare gli interessi di una sola persona ma perché nelle nostre regioni e nei nostri comuni ogni donna e ogni uomo viene trattato come un numero da cancellare, da tagliare in onore del bilancio.
Se questo fosse un paese normale a decadere non sarebbe una sola persona ma tutti i milioni di cittadini che ancora hanno avuto il coraggio di dare il loro voto ad un personaggio del genere.
Se questo fosse un paese normale personaggi come D'Alema e company sarebbero solo un ricordo.
Se questo fosse un paese normale oggi non si parlerebbe di decadenza perché per cadere bisogna salire e uno del genere non avrebbe mai dovuto farlo.
Se questo fosse un paese normale oggi si discuterebbe di orario di lavoro, di salario, di diritto al lavoro, di contratti nazionali e non di clientelismo e fedelissimi in doppio petto capaci solo di esistere grazie al volere di un uomo.
Se questo fosse un paese normale nelle vie e nelle piazze ora ci sarebbero cortei. 
Invece...
martedì 26 novembre 2013 10 vostri commenti

Fantasmi in città

Passeggiare in una delle nostre vie ultimamente fa riflettere molto. Soprattutto se lo si fa senza l'intento di guardare vetrine o elettrodomestici inutili creati solamente per rompersi ad orologeria dopo due anni, a garanzia scaduta naturalmente.
Oltre ad accorgersi delle bellezze architettoniche che le nostre città offrono al di sopra del nostro naso si possono associare immagini a considerazioni sullo stato del paese, ma direi della società intera.
Ogni 20-30 metri ci sono persone che chiedono l'elemosina. Ciò che mi ha colpito rispetto al solito è il fatto che ultimamente siano in maggioranza  persone anziane, donne e uomini. 
Allora il mio cervello ha iniziato ad elaborare pensieri. Chi sfila per queste persone, chi manifesta, chi si arrabbia se non i soliti?!? Pochi, pochissimi, nessuno. Queste le risposte.
Molti potrebbero rispondere che dovrebbero andare a cercare lavoro. Un anziano? In questo momento storico? E chi glielo da il lavoro?
Questo per dire che nella nostra società, nelle nostre piazze, nelle nostre vie ci sono parecchi fantasmi che dimentichiamo, che evitiamo, parecchi di noi fortunatamente non lo fanno e ci sono associazioni che per questo vanno ringraziate ogni giorno.
Sarò un inguaribile utopista ma non riesco ad accettare una società che si basa su disparità enormi, dove le classi ci sono e non sono quelle delle scuole.
mercoledì 13 novembre 2013 6 vostri commenti

Domani per le strade di Genova un cavallo blu...


Non solo il cielo sarà blu domani pomeriggio a Genova, ma anche un cavallo molto particolare. Costruito 40 anni fa nel laboratorio P del manicomio di Trieste dove ogni giorno artisti, operatori, medici, pazienti e volontari si incontravano per esprimere artisticamente ciò che desideravano. All'interno dell'ospedale psichiatrico un cavallo tirava il carretto della biancheria uscendo ogni giorno dalla struttura. Il giorno in cui morì  decisero di farlo vivere ancora come simbolo di un cambiamento, quello che la legge 180 stava iniziando a portare, costruendolo di cartapesta.
Così nel 1973 trainato da uomini e donne con al seguito un corteo di bandiere di tutti i colori Marco Cavallo uscì dai cancelli del manicomio mostrandosi alla gente in tutta la sua bellezza.


Oggi questo paese ha ancora bisogno della sua corsa e Marco Cavallo si è fatto trovare pronto per dire NO agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove le persone vengono dimenticate e lasciate marcire senza diritti come fantasmi da nascondere. Chiedendo di trattare questi uomini e queste donne come persone. Per non rivedere nessuno finire in un OPG per danni materiali e rimanerci anni, per non dover più commentare delle morti che non vengono nemmeno commentate mentre c'è chi si può permettere di usufruire di pagine di giornali o servizi televisivi per ottenere gli arresti domiciliari grazie al cognome e ad un avvocato strapagato.
Il gruppo teatrale Stranità del Teatro dell'Ortica di Genova, nel quale ho l'onore e il piacere di collaborare, domani sarà vicino a Marco Cavallo sfilando per la strade della superba, che saprà un po' di anni 70,  per contribuire al viaggio di questo simbolo che grazie  a Peppe Dell'Acqua toccherà varie città italiane.
Per ricordare ed impedire che queste cose si ripetano.

lunedì 4 novembre 2013 10 vostri commenti

Genova ricorda


Oggi il cielo sopra la mia città assomiglia a quello di due anni fa. Gli stessi torrenti sembrano dormire come nelle prime ore di quel maledetto 4 novembre in cui dopo qualche ora quegli spazi coperti d'erba ed arbusti si trasformarono in corsi d'acqua violenti portando via sei vite.
A Genova si va avanti con stati di Allerta e attenzione per evitare ciò che ancora tutti abbiamo in mente, immagini e suoni che nessuno di noi potrà mai dimenticare. 
La domanda che in questi anni molti genovesi si sono posti è se si possa continuare a vivere in questa maniera, con il naso sempre rivolto vero l'alto durante gli allerta,  scuole chiuse nelle zone a rischio e con le attività commerciali in balia del meteo.
La risposta in un paese civile sarebbe chiara e semplice, in questa maniera non è giusto vivere. Servirebbe un impegno concreto di tutti per finanziare un'opera come lo scolmatore che la città attende da anni e che a detta degli esperti metterebbe in sicurezza il torrente Ferreggiano. 
Genova chiede anche  che la procura faccia chiarezza sui fatti del 2011, ad oggi sono stati rinviati a giudizio l'ex sindaco e altre 5 persone. Le famiglie delle vittime e la città stessa hanno il diritto di sapere se in quelle ore ci fu noncuranza da parte dei responsabili e se qualcuno dopo ha anche provato a nascondere documenti fondamentali per arrivare alla verità.
Oggi ricordiamo chi ha perso la vita in quelle ore, ricordiamo tutte quelle persone, gli angeli del fango, che subito hanno aiutato chi era in difficoltà, tenendo a mente che per troppo tempo l'uomo si è dimenticato di ciò che ha attorno, un ambiente che viene calpestato e prevaricato dalle continue costruzioni. 
Nonostante tutto a Genova si continua a costruire in zone a rischio con progetti di box assurdi e in quartieri dove sono stati registrati in passato crolli e frane. 
Non basta ricordare solo quando ci sono le ricorrenze, ma è necessario ricordare sempre per non commettere gli stessi errori.


martedì 29 ottobre 2013 19 vostri commenti

Altri padri

E altri tempi anche.
Tenendo presente che fare i genitori è probabilmente una delle cose più difficili,  molte volte ci rendiamo conto di ripetere una frase del genere.
Capita osservando comportamenti che fanno scuotere la testa. Risposte che escono dalla bocca di figli all'indirizzo di madri e padri che farebbero rabbrividire chiunque, con reazioni dei genitori molte volte incomprensibili.
La spiegazione forse sta nel fatto che siamo di una generazione diversa, quella che bastava uno sguardo del papà per capire che si stava rischiando di brutto, quella che non aveva bisogno di Sos Tata per capire che 400 primi differenti a pranzo non vanno bene, quella che se tornavi a casa da scuola con un 4 la colpa era la tua e non della professoressa, quella che se l'allenatore ti lasciava in panchina un motivo probabilmente c'era.
Leggendo la notizia di un padre che controquerela il preside di una scuola  reo secondo lui di avere peccato di eccesso nell'aver informato le autorità competenti per l'aggressione da parte di 4 studenti ad un ragazzo disabile con tanto di riprese tramite IPad mi viene da credere sempre di più che esistono "cattivi maestri", a volte inconsapevoli, e che questa è una società che dovrebbe fermarsi e riflettere.
lunedì 28 ottobre 2013 11 vostri commenti

Pubblico ergo esisto

E' davvero inquietante sapere che molte riviste scientifiche pubblicano gli studi e le ricerche di scienziati che non applicano la regola di base che dal '600 ad oggi è stata adottata dalla materia, ossia: controllare.
Già perché se vi è capitato di leggere l'ultimo numero de L'Internazionale probabilmente la lettura del servizio dell'Economist è stata accompagnata da smorfie di disapprovazione ed esclamazioni non proprio ripetibili. 
Cosa pensare di persone che abbandonano la verifica sperimentale pur di arrivare a pubblicare qualcosa, ottenendo in questa maniera finanziamenti per progetti che poi non portano a niente.
Che altro pensare di uomini e donne che modificano i risultati omettendo quelli scomodi pur di dare al mondo notizie eclatanti tali da meritare una prima pagina, delle pacche sulle spalle, un sigaro in bocca e parecchi soldi da investire.
Carrierismo e arrivismo che spingono a falsificare ricerche o ad esagerarle il tutto a danno della comunità, per non parlare dei rischi in alcuni casi per la salute.
Detto questo è giusto anche segnalare che ci sono persone oneste che seguono i protocolli scrupolosamente e che passano anni davanti ai loro progetti nei laboratori a volte senza nessuna riconoscenza o addirittura costretti a cambiare paese.
Preoccupano però i furbetti del laboratorio sparsi in tutto il mondo prodotto di una scienza sempre più mischiata al mercato in balia del denaro che non vuole prove ma utili.
martedì 22 ottobre 2013 9 vostri commenti

El pibe de Arcore


Sia chiaro che qui non si vuole difendere Fazio e i suoi milioni guadagnati né tanto meno Maradona. Ma viene davvero da sorridere assistendo all'ultima campagna da inquisitore dell'ultima ora di Renato Brunetta contro l'"ombrello" del pibe de oro contro Equitalia.
Dimentica l'ex ministro di avere appoggiato e  per anni e di appoggiare l'omino ritratto qui sopra che fino a prova contraria a differenza di Maradona è stato condannato per evasione e  che non sembra aver dato sfoggio di etichette particolari. 
Vogliamo ricordare la sua faccia mentre va incontro a Michelle Obama, il suo dito medio mostrato più volte, mentre fa il mitra in compagnia dell'amico Putin ricordando i vecchi tempi, la telefonata alla fidanzatina di turno con tanto di attesa della Merkel, le corna mostrate come alla foto di classe, la lezione di storia fatta in Europa dando del Capò a destra e a sinistra, le "magnate" con l'amico Gheddafi. Per non parlare dei primi anni di Silvio in stile banda della Magliana con tanto di pistola sulla scrivania.
Solo in un paese come il nostro uno come Brunetta può e potrà avere degli ascoltatori, della gente che crede solo all'ultima cosa detta, magari in televisione che fa più effetto. 
Quindi che fare per coprire le malefatte del "capo"? Mostrare quelle degli altri, da qui la campagna di Brunetta che da ex consigliere economico di Craxi non risponde mai alle domande tecniche e specifiche.
Ad esempio come mai nel dicembre del 2010 l'allora ministro diceva che il peggio della crisi era passato?
lunedì 21 ottobre 2013 9 vostri commenti

Sospesi tra i caratteri

Esistono momenti particolari in cui ci si trova in bilico. Uno di questi è quel preciso istante in cui si sfoglia l'ultima pagina del libro che per ore ci ha tenuto incollati, notte e giorno con l'ansia di conoscere il futuro del personaggio di turno, il suo prossimo passo, il prossimo incontro.
Si legge l'ultimo paragrafo, l'ultima frase, l'ultima parola che ci lascia a volte soddisfatti, a volte colpiti o tristi. Chiudendo il libro probabilmente lo si tiene in mano quei secondi preziosi come a volersi salutare per l'ultima volta riguardando la copertina, lasciando il nostro investigatore ai suoi destini, la nostra innamorata o innamorato al suo futuro, gli uomini e le donne incontrati alle loro avventure quotidiane.
Rimanendo sospesi, pensando a ciò che abbiamo vissuto, come testimoni, anche per un po' di tempo, fantasticando sul proseguimento delle  giornate dei protagonisti e delle loro vite. Svestendoci dei panni che per giorni abbiamo indossato immedesimandoci in tutto e in niente.
Interrompendo questa magia solamente nel momento in cui il nostro braccio si allunga come guidato da un filo invisibile per afferrare la prossima realtà a tinte nere su bianco.
venerdì 18 ottobre 2013 11 vostri commenti

14

Finalmente potrò provare l'ebrezza del potere d'acquisto.
Dal prossimo mese i miei occhi potranno tornare a brillare come quelli di Scrooge rimirando i 14 euro sulla mia scrivania impilati e gentilmente concessi dal governo. Me li immagino in diversi formati. Sette da due euro oppure 14 da un euro o magari due fogli da 5 e due pezzi da due.
Potrò spargerli nella mia sala e buttarmi come Paperon de' Paperoni mettendo davanti alla porta di casa i cartelli ACHTUNG, VIA, SCIO' per evitare che qualche bassotto residente sul pianerottolo possa solo pensare di portarmeli via.
E poi aspettare il mese dopo per contarne altri 14. 
Fare qualche impegno di spesa. Qualche quaderno per i nipotini potrebbe uscirci, poi un libricino da un euro, i Vigorsol, le sigarette no perché sono aumentate, per la benzina direi che con 14 euro non mi fanno nemmeno fermare al distributore, magari faccio un passo alla Lidl e trovo una di quelle magiche offerte inutili che però fanno pensare di rimanere all'interno del circolo dell'Economia.
Grazie governo, grazie non vi scrivo una lettere di ringraziamenti perché nei 14 euro non rientra il costo del francobollo.
martedì 15 ottobre 2013 14 vostri commenti

Erga Omnes?

Alla fine è davvero un ciclo.
Per 20 anni abbiamo assistito al Festival delle leggi ad personam di Silvio...

Decreto Biondi del 1994 per i reati contro la pubblica amministrazione
Legge sulle rogatorie del 2001
Depenalizzazione del falso in bilancio del 2002
Mancata ratifica del mandato di cattura europeo del 2001
Legge Cirami del 2002 per spostare i processi
Lodo Maccanico Schifani del 2003 per sospendere i processi a Presidente della Repubblica, della Camera, del Senato, del Consiglio e della Corte Costituzionale
Ex Cirielli del 2005 che riduce la prescrizione
Condono fiscale del 2002
Conflitto di interesse, legge Frattini del 2002 dove si parla di "mero proprietario" delle aziende
Decreto salva Rete4 del 2003
Decoder di Stato del 2004
Tassa di successione abolita per i patrimoni maggiori di 350 mila euro
Lodo Alfano 2008
Legittimo impedimento nel 2010

... e molte altre.
Ora invece ci tocca sentire l'esercito di Silvio dire che la legge deve essere uguale per tutti e che non si possono fare leggi per una sola persona.
Di questo passo fra qualche anno potrebbe anche partire il processo di beatificazione.

lunedì 14 ottobre 2013 10 vostri commenti

Nomi, non numeri.

Ci sono verità che non emergono mai dai giornali.
Viene il sospetto che a qualcuno vada bene così, meglio evitare certi discorsi.
Prendiamo ad esempio in considerazione il problema della Sanità. In queste ore su qualche giornale possiamo leggere le lamentele dei governatori delle regioni contro i tagli.
Mi domando se realmente la gente sa di cosa stiamo parlando.
Forse lo sanno solamente coloro che sono i diretti interessati. Basta andare nello specifico e troviamo anziani che non possono più pagarsi alcuni medicinali, famiglie che non si possono permettere una casa di riposo perchè la ASL non copre completamente la retta oppure perché gli ingressi tramite Asl sono stati bloccati, parliamo di pluridisabili che si vedono tagliati i servizi riabilitativi, i trasporti, i tagli agli educatori.
Qualcuno dei nostri amministratori si è mai domandato come possano farcela queste persone. Credo di no, anche perché in molte regioni negli assessorati sociali hanno messo dei "commercialisti" che fanno i conti al posto di persone che magari hanno lavorato in quel settore.
Numeri che nascondono delle persone, nomi e cognomi che vengono cancellati dai piani delle ASL. Nel frattempo a volte leggiamo di nuove assunzioni di dirigenti nel silenzio totale della società, continuando a vedere accantonato il principio  alla base di ogni stato sociale che chi ha tanto e guadagna tanto dovrebbe pagare per chi non ha.
Forse non si vuol disturbare la carriera politica di qualche personaggio che si spaccia, purtroppo, anche di sinistra. Direzione dimenticata completamente da anni.
venerdì 11 ottobre 2013 11 vostri commenti

Fuori programma

Oggi nel mio programma giornaliero avevo messo il solito tragitto casa lavoro rigorosamente in scooter.
All'improvviso però in lontananza ho notato una cosa fuori programma, un blocco stradale. Il mio cervello ha iniziato a non ragionare più... non è possibile... non sono preparato per i fuori programma.
Ora come faccio.
Ora dove vado.
Ora come mi comporto.
Dovrà pur esserci qualcosa nel mio programma che mi possa aiutare per uscire da una situazione del genere. Niente di niente.
Allora che fare? Tornare indietro? Non è possibile, non è previsto dal programma.
Andare avanti? Non ne parliamo neppure, figuriamoci cose del genere potrebbero portare alla rovina.
Ho sentito di gente che è uscita di una sola riga dal programma è non si è mai più ripresa, pare che li vedano vagare senza meta, senza salvagente, senza direzione in balia di tutti.
Che poi anche a scuola ce lo dicevano... non uscire dall'argomento! non andare fuori tema! non andare fuori dai margini! non uscire dalle righe! E poi giù di penna rossa.
Quindi... aspettare, prima o poi qualcuno  porterà il nuovo programma così magari potrò seguirlo e leggerlo attentamente per non fare errori e non cadere in tentazione che poi si rischia di essere scomunicati.
giovedì 10 ottobre 2013 5 vostri commenti

Una storia da sudditi

Leggere oggi la notizia del sequestro preventivo della Villa di Arezzo di Licio Gelli fa sorridere amaramente, perché ci fornisce il reale stato di un paese che in tutta la sua storia non ha saputo mettere in galera personaggi del genere. Anzi il più delle volte sono stati premiati con incarichi in grandi aziende, banche o ministeri, con la libertà di dare "lezioni" dai loro pulpiti contro una democrazia che li ha graziati per il piacere di molti che avrebbero dovuto seguirli in prigione.
Quelle stesse prigioni che oggi fanno discutere. Dico oggi perché da domani non se ne parlerà più, visto che questo problema viene affrontato ciclicamente con interventi che solitamente servono solo a lasciare fuori dalle celle i colletti bianchi o gli amici degli amici, dimenticandosi la reale condizione di molti detenuti che in parecchi casi non si possono permettere un Ghedini della situazione. 
Ciò che ci da speranza è che in questo paese ci sono anche persone che si occupano di "carcere" tutto l'anno, in silenzio e molte volte senza essere riconosciuti, senza voler ergersi a paladini della verità ma comportandosi da persone che cercano una via, parlando di uomini e donne.
Il resto lo sappiamo è uno Stato che si fa deridere da quelli come Gelli e il suo delfino Silvio, che si accorge del vergognoso reato di clandestinità solamente in occasioni come la tragedia di Lampedusa, che si dimentica delle persone che tratta sempre più da sudditi piuttosto che cittadini.
martedì 8 ottobre 2013 17 vostri commenti

Sciroppi perduti

E' proprio nel momento preciso in cui mi è stata rivolta la domanda "ma esattamente che sintomi ha?", dopo aver chiesto una semplice scatola di antinfiammatori, che mi sono domandato quando sono spariti i vecchi farmacisti di una volta (non sono così  vecchio ma me li ricordo).
Perché ora entrando in una farmacia si ha l'idea di varcare la soglia di un supermercato con la possibilità di trovare in offerta anche un televisore 3D assieme allo spazzolino e al filo interdentale.
Anni fa c'era lo scaffale delle Zigulì che mi rassicurava e da piccolo chiaramente utilizzavo la tattica del "vestito tirato a mia madre" per costringerla a prendermi quelle all'arancio. Che poi sinceramente non ho mai capito se facessero bene o altro.
Ora ci sono righe gialle per terra per la privacy quando poi il farmacista che ti serve urla ai quattro venti "ma queste supposte come le vuole?", il tutto a norma di legge però, ci sono integratori di tutti i tipi e "pozioni" per la ricrescita dei capelli che nemmeno nel Far West il maghetto di turno avrebbe potuto vendere e ci sono creme anti-age per coprire la rughetta che davanti allo specchio ci saluta alla mattina.
Sarò troppo nostalgico ma preferivo i pochi metri quadrati di una volta all'open space di adesso con tanto di porta scorrevole e prodotti anti-tutto.
lunedì 7 ottobre 2013 8 vostri commenti

A loro insaputa

In questi giorni in cui abbiamo assistito all'ennesimo colpo di teatro di Silvio ho pensato a quanti (sempre troppo pochi o forse nessuno) nostri concittadini, magari anche amici, conoscenti e parenti si stanno rendendo conto che personaggio hanno votato (magari una sola volta)... anche se chiaramente non lo ammetteranno mai.
Il massimo risultato del berlusconismo è stato, ed è, l'aver plasmato la coscienza delle persone trasformandole in un prodotto preconfezionato, come una specie di format televisivo, frutto di anni di registrazioni di Uomini e Donne, Forum, trasmissioni della Barbara D'Urso, megaspeciali sulle tragedie del momento, Grande Fratello, Studio Aperto e Tg4. Una sorta di anestesia continua del pensiero, che alla fine ha dato come risultati i comportamenti che possiamo osservare guardandoci attorno e i commenti o i post che troviamo molte volte in rete. 
E la cosa più inquietante è che queste persone non se ne rendono neanche conto.

venerdì 4 ottobre 2013 12 vostri commenti

E lo stato cheffà?!?

Si è detto più di una volta che in questo paese, in questa società abbiamo fatta nostra la logica televisiva dello zapping, del guardare senza osservare e del sentire senza ascoltare, mangiando e sputando qualche secondo dopo la notizia del momento. Indignazione momentanea e poi poco e niente, a parte  i soliti indiani in riserva.
In Campania adulti e babini continuano a morire di leucemia. Le risposte dal ministero sembrano essere le solite, qualche proclama e poco altro. Oggi leggiamo che durante un controllo sulla sicurezza ambientale a  Caivano in provincia di Napoli sono state trovate 36 tonnellate di rifiuti speciali come
„ come
plastica, materiale edile, pneumatici usati, pulviscolo grigio probabile scoria di alto forno, materiale in cemento amianto, ferro, asfalto, legno e altri rifiuti solidi non meglio identificabili.
Puro veleno.
giovedì 3 ottobre 2013 10 vostri commenti

Fantasmi tra le onde

Esattamente 78 anni fa l'Italia invadeva l'Abissinia alla ricerca del grandezza creando un anno dopo l'Impero Italiano d'Europa. Qualcuno potrebbe dire roba vecchia, anni che furono, altri tempi. 
In quel periodo, come  prima, tutti gli stati europei volevano un posto al banchetto chiamato Africa, seduti a tavolino per dividersi un continente da colonizzare cercando di succhiare tutto il possibile per ingrassare le casse della nazione padrona.
Oggi abbiamo assistito all'ennesima strage nelle acque di Lampedusa, 93 morti e 250 dispersi per un barcone bruciato. Nel frattempo tutti stanno a guardare, l'Europa occupata a fare i conti con una calcolatrice e gli altri stati che aprono il portafoglio solo per finanziare operazioni militari.
Pagine di giornali che oggi e domani si riempiranno di foto, testimonianze e atti di solidarietà che finiranno nel giro di un attimo per lasciare spazio a tutt'altro, riponendo lontano da noi questi fantasmi tra le onde.
mercoledì 2 ottobre 2013 8 vostri commenti

2 ottobre 2013, minuto 3:02: labiale storico


Allora siamo pronti per scrivere un altro pezzo di storia...  no, aspettiamo un attimo...ma noi dai scriviamola, magari poi cancelliamo... potremmo scriverla con l'inchiostro simpatico così magari... ma guarda che quello ha detto che molla il governo... ma no non l'avevate capito... ma ti dico che lo fa questa volta era serio e convinto... ma quando mai... con Scilipoti agguerrito non si può perdere e poi c'è anche l'esercito di Silvio pronto ad intervenire, magari andiamo ad intervistare loro per primi a caldo... ma non succede niente, son strategie... guarda guarda quello è Bondi che sta uscendo, chissà magari ora ci ripensa anche lui... no impossibile, andrà a buttarsi nel mausoleo... qualcosa dobbiamo scrivere però... non ti preoccupare che qualcosa si trova sempre... di lui potremmo scrivere di lui, del Letta... lo zio?... ma che zio! quello è roba vecchia ormai, lui è il nuovo che avanza... nuovo?!? ma non vedi che è la Dc 2.0... sei il solito, cosa centra esci da questi schemi, non sarai mica uno di quelli che aspetta sempre qualcosa di sinistra?... ma diciamo che un minimo di speranza uno la tiene li... maaa baaaasta con questa storia, guarda guarda il Letta che ora parla, muove le labbra e parla ad Alfano, ora gliene dice quattro... no veramente ne sta dicendo sei, G R A N D E e sembra proprio rivolto a Silvio.

martedì 1 ottobre 2013 7 vostri commenti

1977 - 2013

In TV c'è Carmensita - In Tv c'è Barilla con la sua famiglia tradizionale.
Inizia il processo per la strada di piazza Fontana - Si è chiuso un processo Berlusconi per la prima volta.
La Rai diventa a colori e i programmi sembrano interessanti - La Rai si ricorda degli utenti solo per il canone.
Valanzasca viene arrestato - Sky lo fa a puntate.
Luciano Lama contestato da autonomi e indiani metropolitani - Susanna Camusso in piazza non ci va nemmeno.
Si parla di Locheed e di qualche ministri corrotto - Si cercano ministri onesti.
Cossiga parla e vieta manifestazioni - Fassina parla di compromesso storico
Elvis canta per l'ultima volta in live prima di morire - Il pulcino pio spopola sulle spiagge.
Kappler riesce a scappare dall'ospedale - Gli italiani per trovare un posto letto devono conoscere un primario.
Rumor viene incriminato per reticenza per piazza Fontana - Napolitano nomina Quagliarello come saggio.
Esce l'Atari2600 - La playstation è in Hd con touch incorporato sui divani.
Esce l'album "Never mind the Bollocks" dei Sex Pistol - Gigi d'Aleddio torna con "Ora" e sembra una minaccia.
Viene portata alla luce la tomba di Filippo II padre di Alessandro magno - Ad Arcore il Mausoleo ha sempre meno richieste.
Il tasso di disoccupazione è del 12,2% e il 40% dei giovani è senza lavoro - Il tasso di disoccupazione è del 12,2% e il 40% dei giovani è senza lavoro.



lunedì 30 settembre 2013 25 vostri commenti

Ma esattamente per cosa dovremmo essere dispiaciuti?

Per cosa esattamente dovremmo essere dispiaciuti in questo lunedì autunnale post crisi di governo? Del fatto che lo spread si alzerà? Del fatto che le borse crolleranno? Ci si potrebbe disperare perché non c'è mai sta stabilità in questo paese?
Domande... tante. Di certo c'è il fatto che ormai sono anni che ci viene detto che bisogna stare buoni e bravi ed ingoiare tutto per il bene dell'economia, del mercato, turarci il naso sempre a prescindere. Qualcuno di voi si è accorto di qualcosa?
Fino ad oggi io ho visto un governo di tecnici che ha fatto pagare la crisi ai soliti, che ha fatto una legge Fornero che riporta il paese indietro di 200 anni dove tra le altre cose non si conteggiano i giorni di 104 per la pensione, un governo che ha messo le mani nel portafoglio di molti italiani tranne quelli dei salotti buoni e a quelli sotto l'egida di santa madre chiesa.
Poi abbiamo assistito all'ennesimo suicidio del centrosinistra (diciamo centro) alle elezioni seguito da una strategia di masochismo politico sia da parte del Pd che dei cinquestelle. Per arrivare al dalemiano sogno di governo con un plurindagato e ora anche colpevole per legge con al seguito la sua corte. Insomma la grande coalizione, voluta da Napolitano e i suoi sagg,i che non ha neanche preso in considerazione la riforma della legge elettorale, che ha lasciato tutto ciò che la Fornero aveva fatto comprese le lacrime.
Molti parlano di "bene del paese" dimenticando però che per quelli che stanno al piano di sotto le cose non cambiano mai, nel senso che comunque vada chi ha poca voce e chi non conta si troverà schiacciato dai provvedimenti del governo... disoccupazione che sale, contratti di qualunque tipo, tagli alla Sanità e alla scuola, Iva, tasse sulla busta paga in aumento, addizionali, spazzatura, benzina e molto altro, sia con spred alto che basso.
Insomma esattamente per cosa dovremmo essere dispiaciuti se cade questo governo? 
venerdì 27 settembre 2013 13 vostri commenti

VendemmiaGate



"Ma che paese straordinarioooo il paese dell'incontrario dove si non si sa? Io lo so ma non lo dico". Avrò ascoltato da piccolo questa canzone un migliaio di volte, senza sapere che in fondo era una canzone di protesta, una sorta di manifesto dello stato della nostra nazione.
Ora magari dirò una castroneria e sono pronto a rimangiarmi tutto. Sono stato ultimamente in Toscana, precisamente in Garfagnana e nel Chianti, per scopi chiaramente culturali... HIC... scusate. Parlando con i viticoltori ho scoperto il fascino di tutto il lavoro che sta dietro a quel meraviglioso liquido rosso, o bianco per chi lo preferisce, anche se non sono un intenditore, ma inizio ad avere le mie preferenze.
In mezzo ad un quadro abbiamo parlato di Sangiovese, di percentuali di Cabernet e di cinghiali che entrano nella vigna e si mangiano l'uva. 
Ho anche scoperto che anni fa i soliti personaggi compravano vino a basso prezzo in Sicilia per poi spacciarlo per Chianti, scoperti pare perché avevano meno viti del vino prodotto.
E poi la vendemmia! Mai fatta ma conosciuta nei racconti degli altri, il lavorare insieme, cantare, divertirsi, faticando su e giù per la collina con sulla schiena  i cesti di vimini, per arrivare poi alla sera seduti tutti alla stessa tavolata naturalmente con un buon vino.
Pare che tutto ciò potrebbe rimanere solo nei nostri ricordi perché in questi giorni l'Inps gira per le verdi colline controllando il personale impiegato nella vendemmia. Per la  legge le aziende agricole non posso farsi aiutare da parenti oltre il terzo grado, se non con regolare contratto di lavoro.
Verrebbe da dire salute... ma a molti potrebbe andare tutto di traverso.


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giovedì 26 settembre 2013 21 vostri commenti

Dove c'è Barilla c'è casa... ma non per tutti


"Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca."

Provate ad immaginare una domenica a pranzo. Tavola imbandita, finestra aperta su una verde collina, qualche timida nuvola bianca sparsa su un azzurro quasi virtuale.
Dalla cucina il profumo di ragù che inebria la mente facendoci ritornare a quei tempi in cui si metteva la pasta fresca sul letto per farla seccare, con la farina sparsa sui mobili ricoperti dalle picagette (asciugamani). 
Un quadro talmente perfetto che potrebbe concludersi così. In realtà per fare il salto di qualità ad un tale opera  servirebbe  qualcosa che solamente una famiglia tradizionale può dare. 
Quindi eccole accomodarsi al proprio posto Silvio e Veronica seguiti da Renato e consorte, la Pitonessa e Nosferatu e i due sposati a loro insaputa, sguardi che sembrano penne all'arrabbiata, capelli che ricordano le trenette o per qualcuno le conchiglie. 
Atmosfera che solo una famiglia tradizionale, come dice Guido Barilla, può dare. 
Dove c'è Barilla c'è casa... ma non per tutti.

mercoledì 25 settembre 2013 10 vostri commenti

Pronto, chi compra?


Chiariamo subito una cosa. Sono uno di quelli che ha frequentato la scuola tecnica come si diceva, nello specifico Perito Aziendale corrispondente in lingue estere, compreso il genovese. Sono laureato in Scienze Politiche e confesso di avere lasciato per ultimo l'esame di Economia perché in fondo a me quell'incontro tra domanda e offerta non mi ha mai convinto del tutto.
Però sono sempre stato bravo con i numeri, al punto che per vedere il voto del mio primo saggio di matematica alle superiori arrivarono da tutti i piani, 8 con uno di quei prof terribili. Aggiungo che essendo genovese so benissimo che i "puffi", debiti, non sono così positivi... per noi persone normali.
Allora qualcuno mi può spiegare, domanda retorica dell'anno, come possa un'azienda come la spagnola Telefonica con  un debito di 50miliardi di Euro controllare grazie all'accordo raggiunto il 70% di Telecom, il tutto ad insaputa di governo e presidente della compagnia telefonica italiana?!?

martedì 24 settembre 2013 15 vostri commenti

Wanted Carriole

Se  vogliamo trovare un simbolo che in questo momento possa rappresentare la situazione del nostro paese, gli anni che abbiamo passato, i fatti, i personaggi, le promesse mancate, i soldi spesi male o mai spesi credo lo si possa trovare nella città de L'Aquila.
Il 6 novembre del 2009 quel terribile terremoto, i morti, le macerie e la vergogna delle frasi shock che nel momento della tragedia erano esclusivamente rivolte al guadagno. 
Poi tanti proclami di Silvio re accompagnati dalle solite battute, dalla vergognosa sfilata del G8 e dalle new town.
L'Aquila è ancora li, con un centro storico fantasma e tante macerie che negli anni sono state tolte, a partire dal marzo del 2010,  dal popolo delle carriole. Catene umane di persone che con lo spirito di volontà hanno provato a dare una spinta alla loro città, deponendo i detriti nei cassonetti. 
Un solo problema però, la violazione della zona rossa che sembra una delle poche cose che in Italia possa costare pene o ammende. Già perché il 27 settembre il popolo delle carriole tornerà in tribunale per la seconda udienza del loro processo colpevoli secondo l'accusa di aver violato la zona rossa.
Chissà forse le televisioni potrebbero concedere lo spazio per un videomessaggio...
lunedì 23 settembre 2013 16 vostri commenti

Aggiungi un posto a tavola?

Ieri davanti ad un buon bicchiere di bonarda e alcune fette di coppa dal profumo inebriante si parlava del piacere di condividere una buona tavola. Di quanto era forte una volta questa voglia di dare anche agli altri pur avendo poco. Nonni e bisnonni pronti a ricevere gente già con la bottiglia in mano da una parte e dall'altra pane e salame.
Ricordi di un tempo in cui se mancava qualcosa di solito non si andava al supermercato che ora è sempre aperto, ma dalla vicina a chiedere il burro o quant'altro. Ora sarebbe anche difficile il più delle volte farsi aprire, sentendo il rumore dello spioncino aperto e richiuso.
Altri tempi, altre persone potremmo dire. Viene da chiedersi quando abbiamo perso queste abitudini, queste usanze che ad essere sinceri in alcuni casi, e in particolari parti d'Italia, troviamo ancora. Nel mio piccolo cerco di farlo avendo imparato dai miei genitori l'importanza di questi momenti. 
Non vorrei cadere nel classico si stava meglio prima, ma ieri sera sentendo i vecchi racconti di improvvisate di amici, leggendo negli occhi di chi raccontava l'emozione per quei tempi e la felicità di offrire qualcosa, ho capito che molto probabilmente abbiamo perso per strada qualcosa di davvero importante.
giovedì 19 settembre 2013 20 vostri commenti

L'ultima tessera


1994. Avevo 19 anni, un'occupazione degli edifici scolastici alle spalle, l'università di Scienze politiche che per me sembrava la Sorbonne, tanta voglia di fare politica, il Manifesto sempre in mano, l'Eskimo scomodissimo ma pesante, le Clark che costavano due lire, e lui sui teleschermi. Alla sua destra le foto dei bambini, e alla sua sinistra la lampada, scaffali pieni di libri mai letti probabilmente e l'anatema contro i comunisti che volevano togliere Ok il prezzo e giusto, Bim Bum Bam e Non è la Rai!

2001. Ben 26 anni, con il due davanti che ti fa sentire più grande ma anche poco convinto. Il servizio civile da laureato, cariche della polizia evitate nei cortei,  qualche tatuaggio e qualche orecchino, il Manifesto sempre più leggero in mano, l'eskimo indossato un po' meno e le scarpe da pioggia per andare in moto, la barba quella vera non quei quattro peli sul mento degli anni precedenti. Genova attaccata e insultata da un G8 vergognoso che ha calpestato diritti umani. E lui, sempre lui, qualche capello disegnato sulla testa, il botulino, sempre gli stessi libri, le foto di bimbi felici che non crescono mai, la lampada eterna il dito puntato e l'anatema contro i comunisti che lo vogliono far fuori l'unto del signore.

2011. E sono 36, già. Una separazione alle spalle, un divano e dei grandi amici che ti tirano su,  un periodo di delirio alle spalle ma anche l'incontro con degli occhi talmente belli da farmi riprendere in mano la vita. Il Teatro, una splendida Compagnia e nuove persone che ti fanno credere nell'uomo. Qualche tatuaggio in più, niente piercing perché sono vecchio, l'Eskimo un po' più stretto, le calze pesanti per la pioggia perché i piedi devono stare caldi si sa. E lui col botulino dato anche sui mobili per farli rimanere tali, i libri ancora impacchettati, la foto con i bambini grandi ma nella stessa posizione, un divorzio alle spalle il suo, la nipote di Mubarak, e l'anatema contro i comunisti che vede solo lui.

2013. Quasi 38... vorrei dire di febbre ma l'onestà mi porta a fare altro. Sempre gli stessi tatuaggi, il Manifesto comprato per dedizione alla causa, tanti libri letti, una famiglia meravigliosa e lui... sempre lui. Dito da maestrino puntato, e la parola odio usata in continuazione. Lui un pregiudicato che va in Tv per denunciare la sua persecuzione, con un Curriculum da evasore fiscale, piduista e legislatore di norme ad personam.

Molti prima di noi sono cresciuti vicino a grandi uomini, scienziati, politici, statisti, scrittori... mi domando spesso che  cosa abbiamo fatto per meritarci una compagnia del genere che potrebbe bloccare la crescita di chiunque.
Questa è l'Italia degli ultimi 20 anni, quel puzzle che troppi italiani hanno contribuito a fare, tessera dopo tessera (anche di partito) dando il voto ad un uomo che ha dato il colpo di grazia ad un paese, che non era già il massimo (40 anni di DC), perdonando una dirigenza di centro sinistra che non ha mai saputo battere un rigore a porta vuota, un uomo che ha plasmato a sua immagine e somiglianza troppi italiani che ogni giorno abbiamo vicino, dei piccoli berlusconi che come lui vorrebbero sempre farla franca e che se potessero userebbero come lui il video per gridare la propria innocenza con in mano il pollo appena rubato.
martedì 17 settembre 2013 9 vostri commenti

Se potessi avere... 43mila euro al mese!

Si dice che fare zapping possa fare male. Da ieri ho le prove grazie al mio pollice destro che mi ha catapultato su Piazza Pulita proprio nel momento in cui  passava un'intervista a uno dei tanti fortunati pensionati d'oro.
43mila euro al mese percepiti da un ex dirigente del comune di Perugia, se ricordo bene, avvocato che grazie al sistema ha potuto beneficiare di una pensione calcolata non sul contributivo ma su ben altro, oltre ai plus delle cause vinte che sono state inserite per il conteggio della pensione. Risultato 43mila euro al mese pagate da noi che in questo momento stiamo lavorando.
Finito qua? Niente affatto. Ancora oggi pare che il comune di Perugia utilizzi le consulenze di questo signore che nell'ultimo anno ha potuto aggiungere alla sua misera pensione altri 20 mila euro circa, insomma spiccioli, usufruendo anche dell'auto blu per alcune trasferte a Roma.
Niente di illegale sia chiaro, tutto a norma di legge come ha fatto notare il pensionato d'oro che ha anche aggiunto di non si sentirsi in colpa.
Se in questi anni, mesi  e giorni vi è passata per la testa la domanda "dove vanno a finire i soldi", direi che questa è una delle tante risposte, non l'unica, come non è unico il signore di Perugia. La compagnia dell'anello del pensionato d'oro è molto frequentata.
Primo in classifica un ex dirigente Sip-Tim con 91.337,18 euro al mese (lordi), una sorta di Turista per sempre senza neanche la fatica di grattare.  
Al secondo posto un misterioso italiano che si porta a casa 66.436,88 euro al mese, direi un proletario nei confronti del capolista. Lasciamo il mistero a Giacobbo.
Sullo scalino più basso del podio un ex direttore generale di Interbanca e dell'Inter Football Club con poco meno 52mila euro al mese.
La lista è lunga e aperta a capovolgimenti, chissà magari i governi futuri invece di  una patrimoniale potrebbero pensare a qualche provvedimento per movimentare la classifica, che si sa la crisi tocca un po tutti no!?! 
Tranquilli però perché in questo caso siamo in buona compagnia, anche negli Usa i famosi artefici del crack Lehman Brothers ora si stanno godendo pensioni di lusso.
In ogni caso la prossima volta niente zapping continuo a guardare "La signora in giallo", nonostante gli omicidi a Cabot Cove ci si sente più al sicuro.

lunedì 16 settembre 2013 8 vostri commenti

Niente resto

(foto da forumviaggiatori.com)
Lo so, l'estate sta finendo e un anno se ne va ma io siccome non voglio diventare grande continuo a fantasticare. Quindi  sicuramente come altri  mi vedo su quella sdraio, libro in mano e altri quattro a lato, bebida del giorno e puro relax.
Altro che inverno alle porte, cerata da mettere ogni mattina contro la maccaia che ti saluta uscendo dal portone dandoti primo un gancio sinistro e poi un jeb destro.
Destinazione Isola di Praslin, Seychelles, e non in un posto qualunque ma all'Honesty Bar.
Si perchè sembra che per trovare ciò che rimane di onesto in questo mondo si debbano fare parecchi chilometri. 
Bancone vuoto, niente barista con camicia improbabile alla Tom Cruise in "Cocktail", sedie, sdraio e tavoli  a disposizione e menù con tanto di prezzo delle bibite. Insomma un self service senza telecamera né agguati di proprietari strani, con tanto di cassettina per i soldi.
Impossibile? Sembra di no, e a parte qualche furtarello di un amante dell'alcool come vicino, pare che ci si guadagni anche di più. Un'idea venuta al proprietario mentre era in Germania trovandosi davanti ad un negozio di verdura senza commessi. Totalmente per Honesty.
Così su due piedi, immaginate una cosa del genere, o come in Germania,  qui da noi? Probabilmente sarebbe necessario rifornire ogni giorno magazzino  e ricomprare anche i mobili.

venerdì 13 settembre 2013 11 vostri commenti

Cercasi prataiolo part time


Vi chiedo scusa ma non ho potuto pubblicare nessuna mia foto con uno Spritz in mano alle 8 del mattino, oppure mentre leggo il giornale in corso Italia e nemmeno un'istantanea mia assieme ad un porcino appena raccolto.
Purtroppo noi dipendenti, ultimo anello della catena alimentare,  certe cose non ce lo possiamo permettere. Potremmo anche farlo un autoscatto e via con la pubblicazione in rete, ma il giorno dopo avremmo il responsabile delle risorse umane (così si dice ora) pronto a farci una bella letterina con su scritto arrivederci a mai più.
Qui non si tratta di avercela solo con la casta, che non è solo quella politica, e nemmeno di fare processi mediatici, qui si tratta di due mondi diversi e paralleli. Ci sono persone che pensano di poter fare qualunque cosa ormai in questo paese come ad esempio non presentarsi al lavoro perché intanto nessuno dirà mai niente, al punto di mostrarlo a tutto il mondo con una foto pubblicata su un social network, ci sono dirigenti di azienda che non si preoccupano del fatto che le loro scelte ricadono ogni giorno sulla vita delle persone.
Così mentre la regione Liguria continua a tagliare servizi attraverso i dirigenti delle Asl il presidente Burlando pensa sia giusto andare per funghi e farlo sapere a tutti, ma come lui sono quegli assessori che non sanno neanche che contratti si fanno nelle strutture alle quali loro concedono l'accreditamento, come lui sono quei consiglieri di opposizione che ora urlano allo scandalo ma hanno collezionato più assenze che proposte di legge, oppure quei dirigenti d'azienda che al posto dei dipendenti vedono fantasmi. 
Nessuna differenza tra loro, tutti appartenenti al mondo degli intoccabili, quelli del piano di sopra che se ne fregano di quelli di sotto.
giovedì 12 settembre 2013 16 vostri commenti

Chi è senza colpa scagli il primo manifesto

Si sa scherza coi fanti ma lascia stare i santi. 
Avranno pensato a questo alcune società private genovesi che hanno deciso di non concedere lo spazio per l'affissione all'Uaar, Unione degli atei, agnostici e razionalisti, del loro manifesto...



...quindi il tentativo di rivolgersi al Comune. Ma anche in questo caso la lunga mano vaticana, soprattutto in periodo di larghe intese, era già arrivata. Quindi prima il divieto e poi gli incontri con l'avvocatura fino al compromesso raggiunto con alcuni spazi concessi sugli autobus, pare.
Ma si sa certe cose fanno proseliti quindi Verona non si è fatta attendere con il suo democraticissimo sindaco Tosi che ha vietato in maniera assoluta una tale immagine  perché "potenzialmente lesivo nei confronti di qualsiasi religione", forse in quel momento stava pensando a Borghezio  dimenticando le magliette indossate dai suoi compagni di partito, gli slogan e i cartelloni in parlamento.
D'altra parte come non capirli. Meglio dare certi spazi ad altre società e alle multinazionali senza domandarsi come fanno lavorare i loro dipendenti, se fanno lavorare minorenni, se sfruttano donne e bambini, se hanno avuto in passato procedimenti di mafia e se sono evasori.


martedì 10 settembre 2013 16 vostri commenti

Liberi tutti nel 2020

Allora attenzione attenzione di solito su questo blog si criticano scelte e decisioni. Questa volta invece sono d'accordo con una proposta. Però vi devo deludere non proviene dal bel paese ma dal lontano oriente e precisamente dal Giappone.
L'argomento è scottante e forse potrebbe anche riguardarci in futuro quindi meglio mettersi subito al passo con i tempi, perché lo sappiamo bene che dalle nostre parti ci impieghiamo troppo.
Olimpiadi, signore e signori. Precisamente quelle del 2020 che si svolgeranno a Tokyo. Basta con i soliti sport e le solite competizioni, cronometri in mano e personaggi ricoperti di bicipiti e addominali. Si passa ad altro ritornando indietro.
Si perché un professore di scienze ha proposto di inserire come nuova disciplina nientemeno che NASCONDINO. 
Ecco io Yasuko Hazaki lo vorrei abbracciare forte. Grazie a lui si potrà gustare nuovamente e in presa diretta il piacere di gridare "liberi tutti", per la gioia del Pdl, oppure gridare solo "libero me", per la gioia di Silvio.
Squadre e giocatori? Ma daaai abbiamo già i candidati pronti. Iscriviamo tutto montecitorio in un colpo solo, senza fare nemmeno selezioni on line alla Casaleggio, andiamo direttamente al sodo. Tutti con la magliettina dell'Italia a nascondersi. Brunetta sotto un Bonsai, Silvio disperso nei sui 1300 metri quadrati di villa ai domiciliari, Bersani sotto un mantello di giaguaro, Letta sotto qualche vestito cardinalizio, Epifani dietro al suo indice, Grillo dietro ad una rete a maglie larghe, Veltroni dietro ad una porta di Vespa, Ghedini dietro il biscione di Canale5, Alfano dietro a Silvio, la Santanché dietro ad una botte di botulino e Gasparri dietro ad un dizionario possibilmente aperto.
E poi chissà per una volta, visti i tanti amici latitanti, potrebbero emergere in una disciplina. Magari potremmo anche non trovarli più.
lunedì 9 settembre 2013 12 vostri commenti

Prima del digiuno un bel F35!

"E' un dovere morale dirlo. Non è il governo di Bashar al-Assad ad avere utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco"..."Ne abbiamo la certezza perché abbiamo sorpreso una conversazione dei ribelli. Anche se mi costa dirlo perché dal maggio 2012 sostengo la giusta lotta della democrazia dell'esercito libero siriano"... "Per il momento, per una questione di etica, Domenico ed io siamo determinati a non fare uscire (i dettagli di) questa informazione"... "Quando la Stampa riterrà che è venuto il momento di dare dettagli su questa informazione, lo farò anch'o in Belgio"... "avevamo la testa in fiamme", perché "eravamo prigionieri laggiù, bloccati con questa informazione e per noi era impossibile darla".

Certezza o meno questa dichiarazione rilasciata da Pierre Piccinin, docente belga, liebrato assieme a Domenico Quirico dovrebbe far riflettere ancora di più quelli che in questi giorni hanno il dito sul grilletto pronti ad intervenire in maniera unilaterale solo ed esclusivamente per questioni economiche e di potere. 
Dichiarazioni e prese di posizioni ipocrite del nostro governo e dei politici italiani pacifisti dell'ultima ora accompagnate da giornate di digiuno fanno solo ridere dopo avere assistito alla vergognosa vicenda degli F35.
venerdì 6 settembre 2013 10 vostri commenti

L'uomo o la natura?


Sia chiaro non ho competenze in merito e di solito non sono un complottista, facendo zapping se trovo Voyager giro subito anche perché in sostanza è sempre colpa dei Templari. 
Ma in questo periodo mi sono posto una domanda sempre più spesso. Qualcuno si ricorda periodi uguali a questo in cui  a distanza di pochi mesi si sentono terremoti?
Francamente io non ricordo. Va bene guardando la cartina sismica dell'Italia ci sono molte zone rosse, arancioni e gialle, ma questo continuo tremare della terra può anche portare a pensare male.
Allora navigando per il web o parlando con qualcuno ci si può imbattere in termini come “fracking” o hydrofracking eshale gas, che tradotto vuol dire trivellazioni per le estrazioni di petrolio e gas. 
L'ultima scossa alle 3 e 45 di oggi a Finale Emilia. 
Il pensiero come sempre in questi casi va a tutte le persone che in questo momento sono ancora in tende o container, nonostante i G8 berlusconiani e a quelli che nelle ultime ore sono uscite in strada.
Per il resto ho come l'impressione che non lo sapremo mai.


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giovedì 5 settembre 2013 14 vostri commenti

Fin che la barca va... montaci sopra

Strani giorni quelli della festa nazionale del Partito Democratico che si sta svolgendo nella mia Genova. Uno alla volta stanno passando i vari ministri del governo delle larghe intese. E' arrivato Letta dopo essere andato a riverire santa madre chiesa. Poi qualche ministro a dire che investiranno, ora più avanti ma non si sa. Poi Renzi portando con sè 5 pappine rifilate al mio Genoa, ricevendo attestati di stima anche da quelli che fino a ieri lo insultavano pronti a salire sulla sua barca. Poi ragassi l'uomo che doveva smacchiare il giaguaro ma alla fine è rimasto in mano con il cancellino.
Quindi? 
Quindi rivoglio la mia festa dell'Unità, rivoglio la vera puzza di fritto che anche adesso è finta come il Pd, rivoglio i tappi che mi facevano portare a casa un'inutile pianta grassa mentre ora al massimo puoi andare a casa con un immagine del ministro Lupi con scritto "ti proteggo", rivoglio il signore con l'accento genovese che diceva "Franca non ci son più di numeri" riferendosi alla tombolata e non alle slot machine, rivoglio lo stand di Cuba che a son di rimpicciolirlo è finito in mare, rivoglio Bandiera Rossa che suonava mentre si passeggia in piazzale Kennedy mentre ora si cammina a ritmo di "Ai se te pego", rivoglio l'omino sdentato che mi attaccava sulla maglia l'adesivo della festa andando in giro come se portassi sul petto il decimo scudetto del Genoa, rivoglio le rane fritte e le bandierine rosse del Pc attaccate ai cancelli, rivoglio quelle facce, quegli argomenti, quel clima che c'era che anche da piccolo mi trasmetteva un'idea per la quale tutti facevano qualcosa.
Ora invece sembra la festa di comunione e liberazione, dove si fa a gara per chi va più al centro, dove arriva gente che per 20 anni ha spianato la strada a Berlusconi e invece di nascondersi continua a parlare, dove arriva uno come Renzi che dice di essere il nuovo mentre è seduto a tavola col Caimano da una parte e Marchionne dall'altra, dove arriva uno come Maroni che ora difende anche Craxi, dove in passato hanno fatto parlare Fini a pochi anni dalle violenze del G8...
Rivoglio tutto con gli interessi.



mercoledì 4 settembre 2013 17 vostri commenti

Arma letame


Il vento di guerra soffia sempre più forte. In questi giorni potrebbe capitare a molti turisti  in navigazione sul mediterraneo di rimirare il cielo e scorgere al posto delle stelle qualche missile lanciato da Israele e Stati Uniti così tanto per fare qualche esercitazione che in fondo non si sa mai.
Tra i silenzi dei governi spuntano i propositi del Papa e del ministro in ombra dei digiuni Emma Bonino.
Nell'attesa di vedere calpestato ancora una volta l'articolo 11 della nostra costituzione che ripudia la guerra scopriamo che mamma Europa dal 2001 ha venduto alla Siria ben 27 milioni e 700 mila euro di armi. Solitamente nelle classifiche europee noi siamo negli ultimi posti, in questo caso no! Spicchiamo in vetta al primo posto con ben 17 milioni di euro di armi vendute a colui che Kerry, fotografato a tavola con Assad,  accosta a Hitler.
Un copione già visto, vedere alla voce armamenti passati a Saddam e Gheddafi del quale abbiamo ancora la tenda montata davanti a palazzo Chigi.
Si diceva fate l'amore non fate la guerra... si diceva.
martedì 3 settembre 2013 19 vostri commenti

C'era una casa molto carina... con 10 vani e nessuna tassina


Nel calderone Italia si dice e succede di tutto. Basta parlare di case e proprietà che si tirano su le antenne pronti ad arrabbiarsi per non pagare l'Imu. Però nei vari dibattiti raramente si sentono dei distinguo. 
Già perché col taglio dell'Imu sulla prima casa chi come il sottoscritto ogni mese devolve a madre banca il mutuo essendo proprietario (? io o la banca...?)  di una casa normale non pagherà (forse) l'Imu come molti ricchi, perchè questa parola bisogna usarla, con una casa di parecchi vani e parecchi metri quadrati.
Senza contare il fatto che allo stato italiano non frega niente se quasi tutto il vostro stipendio va ad una banca per la rata. In questo caso tra un precario o un dipendente da 1000 euro al mese e uno da 5mila euro al mese non c'è differenza, naturalmente a favore di quest'ultimo.
Per non parlare dei classici casi italiani che riguardano le classi degli immobili. Basta vedere il caso Brunetta che si è speso in questi mesi per l'Imu, tassa iniqua, tassa vergognosa, tassa da togliere perché... perché... perché... perché così lui, come noi quelli da 4-5 vani, non tirerà fuori una lira risparmiando 2mila750 euro sulla sua villa sull'Ardeatina,  due piani e  5 bagni, 10 camere, due ripostigli, due cabine armadio, per complessivi 14 vani catastali e mezzo, piscina nel verde circondata da un giardino di 1.300 metri quadrati.
Ma lui continua a dire che le case di lusso continueranno a pagare. Nel frattempo aspettiamo la Service Tax che guarda caso... pagheremo.
That's Italy!

lunedì 26 agosto 2013 11 vostri commenti

Illusionisti

Qualche anno fa, bene o male tutti, abbiamo salutato l'arrivo di Obama alla casa bianca con entusiasmo. Un cambiamento in arrivo, la fine delle dinastie di potere.
Col tempo abbiamo capito che la musica sostanzialmente è sempre la stessa. Qualcosa di differente rispetto agli altri a livello di politica interna certamente è stato fatto , il tentativo di riforma sanitaria, ma all'estero gli Usa rimangono i gendarmi del mondo sempre pronti a mettere mano dove interessa a loro, dove possono guadagnarci politicamente e soprattutto economicamente.
Basta vedere il comportamento nei confronti dei fatti d'Egitto che rimane un loro alleato fondamentale e quello che sta succedendo in queste ore con la minaccia di un'altra guerra, questa volta in Siria, calpestando ancora una volta l'Onu e tutti gli stati che lo compongono.
In questi giorni più di una volta ho pensato ad una voce del nostro governo?!? che non si sente mai, nonostante il caso Kazakistan, Egitto e ora Siria, mentre prima fuori dalla stanza dei bottoni era sempre pronta a fare proclami e scioperi della fame. Sia chiaro non contiamo nulla  noi, ma così tanto per far sapere agli altri il proprio parere Emma Bonino se ci sei batti un colpo, forte perché non si sente.
sabato 24 agosto 2013 13 vostri commenti

Uguale per chi?

Leggevo ieri del numero davvero alto di italiani che aspettano un processo all'estero o che sono rinchiusi in prigioni di paesi stranieri. Qualcuno colpevole, altri a quanto pare dichiarano di non avere avuto un giusto processo e altri ancora che denunciano maltrattamenti subiti nelle prigioni.
Ciò a cui abbiamo assistito nei giorni passati, e che dovremo subire ancora per molto, ha dell'incredibile oppure semplicemente molto italiano. Un uomo, processato e condannato per frode ed evasione fiscale ex presidente del consiglio, che si fa ricevere dall'attuale presidente del consiglio per parlare del suo ripeto suo problema giudiziario.
Da oggi ogni famiglia con un parente condannato, un parente ingiustamente incarcerato o magari dimenticato dallo stato in qualche prigione di paese straniero dovrebbe attaccarsi al campanello di casa Letta per essere ricevuto.
Molti giornalisti e lo stesso Letta hanno parlato di rischio di caduta del governo per problemi di politica interna, no questa non è politica interna, questa è politica privata di un uomo che da vent'anni usa lo stato per i suo porci, in tutti i sensi, comodi con la firma di parecchi milioni di cittadini che in fondo in fondo sono o vorrebbero essere come lui.

lunedì 19 agosto 2013 15 vostri commenti

Sciacalli d'Egitto

Inizio da quello che ho sentito ieri. Persone intervistate all'aeroporto di ritorno dall'Egitto. Sia chiaro ognuno è libero di fare ciò che vuole ma mi chiedo come si possa andare in vacanza in un paese dove ogni giorno esce un bollettino di morte solo perché i tour operator hanno lanciato prezzi da urlo per quella meta. Che dire ne abbiamo già viste di situazioni del genere e ne vedremo.
Ciò che mi ha colpito sono le parole degli intervistati. Solamente uno ha detto che sarebbe meglio stare a casa e non partire, gli altri riporto testuale "giù tutto bene" e un "quello che pubblicate non è vero".
Tempo fa abbiamo gioito per la caduta di Mubarak, salutando le piazze d'Egitto come un esempio da seguire. Poi però le elezioni hanno dato ragione alla fratellanza. Brogli? Non si è ancora capito. Ciò che sicuramente è stato chiaro fin da subito è che Morsi appena insediato si è subito affrettato a ristabilire il sistema Mubarak.
Quindi proteste e ancora piazze piene. Questa volta represse dalla polizia. E poi il resto è storia ormai, l'intervento dell'esercito.
Lo avevamo detto in tanti che di solito quando in uno stato si risolvono le cose con armi e divise il futuro non è roseo. Si sperava in una pausa della democrazia, in una pacificazione, niente di tutto ciò.  Ora, infatti, assistiamo al tutti contro tutti, ad accuse di terrorismo da una parte e di fascismo dall'altra mentre il resto del mondo sta a guardare.
Non c'era bisogno ma con i fatti d'Egitto ancora una volta abbiamo avuto la prova dell'inutilità delle organizzazioni mondiali ed europee interessate solamente ai conti, al petrolio, alle materie prime e agli interessi finanziari. 
In Egitto si muore, qualcuno  ci va in vacanza e molti si girano dall'altra parte.

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