Caro, ma cosa dico caro, D'Alema,
difficile trovare le parole giuste, senza incorrere in parolacce, davvero difficile.
In questi anni siamo stati abituati a tutto, quasi tutto, direi. A vederla pavoneggiarsi da presidente del Consiglio, andando a rassicurare la City londinese più che gli operai. di Mirafiori. L'abbiamo vista marciare per i corridoi di mediaset per spiegare a tutti che i comunisti non mangiano i bambini figuriamoci cosa fanno con le azioni dell'imperatore. Abbiamo potuto ammirarla in versione bombardiere di Belgrado e poi ancora come "allontanatore della legge sul conflitto di interessi".
Un trasformismo che ci ha permesso di ammirarla anche in versione immobiliare con tanto di Bicamerale svenduta, poi in versione grande vecchio della politica, gran sconfitto nella sua terra da Nichi Vendola e grande assente quando si dovevano votare importanti leggi contro la destra, ma poverino nessuno le aveva spiegato cosa doveva fare.
Ci ha permesso di poter ascoltare una delle più belle battute di Moretti..."dì qualcosa di sinistra"... ci ha dato una ragione in più per non andare a quelle festa tanto amata dai nostri padri che ha contribuito a trasformare in carrozzone commerciale, ci ha fatto capire cosa si intende per classe dirigente incapace nata all'ombra del grande Enrico, ci ha donato una nuova parola per il nostro dizionario dichiarando che "certi inciuci farebbero bene al paese".
Bene, io direi che dopo tutti questi anni di nulla, stanchi di sentire la solita frase..."e però è l'unico che potrebbe dare fastidio a Berlusconi"... le si chiede una sola cosa. Prenda la sua barchetta e vada a cercare avventure marine in altri luoghi, ci eviti la punizione di ascoltare l'ennesima richiesta di alleanza a un terzo polo che sa solo di destra, preti, scarti di altri partiti e trasformisti di ogni genere (ogni riferimento al Rutelli non è casuale).
Ecco faccia quest'ultimo sacrificio per il paese portandosi dietro magari anche Silvio... già vi vedo sulla prua della nave abbracciati come sul Titanic attendendo l'iceberg che per una volta magari evita di colpire il paese.
difficile trovare le parole giuste, senza incorrere in parolacce, davvero difficile.
In questi anni siamo stati abituati a tutto, quasi tutto, direi. A vederla pavoneggiarsi da presidente del Consiglio, andando a rassicurare la City londinese più che gli operai. di Mirafiori. L'abbiamo vista marciare per i corridoi di mediaset per spiegare a tutti che i comunisti non mangiano i bambini figuriamoci cosa fanno con le azioni dell'imperatore. Abbiamo potuto ammirarla in versione bombardiere di Belgrado e poi ancora come "allontanatore della legge sul conflitto di interessi".
Un trasformismo che ci ha permesso di ammirarla anche in versione immobiliare con tanto di Bicamerale svenduta, poi in versione grande vecchio della politica, gran sconfitto nella sua terra da Nichi Vendola e grande assente quando si dovevano votare importanti leggi contro la destra, ma poverino nessuno le aveva spiegato cosa doveva fare.
Ci ha permesso di poter ascoltare una delle più belle battute di Moretti..."dì qualcosa di sinistra"... ci ha dato una ragione in più per non andare a quelle festa tanto amata dai nostri padri che ha contribuito a trasformare in carrozzone commerciale, ci ha fatto capire cosa si intende per classe dirigente incapace nata all'ombra del grande Enrico, ci ha donato una nuova parola per il nostro dizionario dichiarando che "certi inciuci farebbero bene al paese".
Bene, io direi che dopo tutti questi anni di nulla, stanchi di sentire la solita frase..."e però è l'unico che potrebbe dare fastidio a Berlusconi"... le si chiede una sola cosa. Prenda la sua barchetta e vada a cercare avventure marine in altri luoghi, ci eviti la punizione di ascoltare l'ennesima richiesta di alleanza a un terzo polo che sa solo di destra, preti, scarti di altri partiti e trasformisti di ogni genere (ogni riferimento al Rutelli non è casuale).
Ecco faccia quest'ultimo sacrificio per il paese portandosi dietro magari anche Silvio... già vi vedo sulla prua della nave abbracciati come sul Titanic attendendo l'iceberg che per una volta magari evita di colpire il paese.