martedì 30 novembre 2010 31 vostri commenti

Le nostre braccia ti hanno preso




Ci hai dipinto e mostrato
ci hai parlato e ripreso
messi allo specchio per ciò che eravamo e
che siamo

Ci hai guardato con gli occhi severi
di chi capiva la direzione
e aveva già visto tutto

Ci hai fatto ridere, sorridere e
piangere
scuotere la testa perchè ci riconoscevamo
o forse per una vergogna difficile da mostrare

Ci hai fatto sentire orgogliosi
di ciò che può fare la nostra cultura
e consapevoli di cosa ci possono togliere

lo hai fatto e l'altra notte
ti abbiamo tutti sollevato
lunedì 29 novembre 2010 22 vostri commenti

Wiki Wiki!


PanicoPaPanicoPaPanicoPauraaa!!!!!!!!!!!
Sembra di vederli i diplomatici e i potenti di mezzo mondo.
Una specie di prova generale dell'ultimo dell'anno.
"Mancano solo 4 ore all'uscita degli scoop di Wikileaks", scandivano ieri le televisioni.
Qualcuno aveva iniziato già dal giorno prima, come il ministro della Difesa (ahhhhhhhhhhh) La Russa riuscito nell'impresa di sbagliare anche il nome "Wikiliki...", che tristezza, da aggiungere al famoso "Gogol" berlusconiano.
Insomma si parlava di gente con le valige pronte nelle ambasciate, di colletti bianche con chiazze di sudore imbarazzanti e governi in bilico (come se da noi non lo fosse da tempo)...
...meno 4 meno 3 meno 2 meno 1.... BOOM!!!!!!!

festini
infermieri
pazzi al governo
invasati
siliconati
escort
armi
megalomani
incompetenti
party
amici degli amici

...insomma a guardare la lista delle parole uscite da Wikileaks sembra di guardare le nostre statistiche dei blog quando andiamo ad analizzare chi arriva dalle nostre parti.
Che poi siamo sicuri che siano proprio bombe a parte qualche chicca.
Alzi la mano chi non sapeva dei festini del premier?
Chi non sapeva che fosse il portavoce di Putin?
Chi non sapeva delle infermiere vicino a Gheddafi?
La cosa terribile credo che stia proprio nel fatto che pochi si sbalordiranno visto che... non so ho come la sensazione che in fondo queste cose le sapessimo già e che soprattutto i popoli continuano a tenere nei posti di potere personaggi del genere...
mercoledì 24 novembre 2010 29 vostri commenti

Ma vaffanrifiuti!



...effettivamente...


...effettivamente... ma vaffanbicchiere presidente, te le tue telefonate in diretta e chi non ti sbatte il telefono in faccia!
martedì 23 novembre 2010 19 vostri commenti

"Nella vita, se si può, si fa del bene. E se non si può, non si deve fare nemmeno del male"

C'è un'Italia che si salva, quella che sta nell'ombra, nella quotidianità delle nostre città, quella che non fa notizia, quella che fa gesti che potrebbero essere normali.

"E perché? Forse che i giornali non hanno altro da scrivere? Me, devono venire a cercare? Non sono nessuno, io. Sono una persona modesta. Senza cultura. C’ho la terza elementare"..."Ma il suo giornale non tiene che scrivere, forse?"

Già! Chi parla è Giovanni un anziano siciliano che vive a Genova e che ogni domenica regala cannoli, paste o altro a chi ha bisogno, chi non se li può permettere...

"E dov’è la storia? C’è mezza Italia che ha bisogno, io non faccio nulla. Quando trovo qualcuno che ha bisogno cerco di aiutarlo, ché così m’hanno insegnato"

...eh la storia c'è! C'è perchè Giovanni è uno di quelli che non si volta dall'altra parte quando qualcuno chiede aiuto, che non tira dritto, che non si infastidisce se per strada viene fermata.
Giovanni dice parole semplici... "così mi hanno insegnato"... già ma noi invece cosa stiamo insegnando?!?

"No, non sono ricco, se è quello che vuole sapere e che avrà pure già capito"..."Certo che magari ci sono momenti in cui non proprio tutte le settimane posso regalare canditi. Mio padre non mi ha lasciato ricchezze materiali, ma un insegnamento prezioso. M’ha sempre detto: nella vita, se si può, si fa del bene. E se non si può, non si deve fare nemmeno del male"

...c'è un Italia che si salva, che pensa davvero agli altri, che dice "devo vivere ancora per aiutare qualcuno", che non mette al primo posto il denaro, la prevaricazione.
E' anche un'Italia di Giovanni che ci può salvare.
lunedì 22 novembre 2010 19 vostri commenti

Eh grazie!



Avete presente i botti di fine anno. Ecco sembriamo proprio a quel punto.
Una sorta di delirio organizzato.
Passiamo da un presidente del Consiglio che continua a dire va tutto bene no problem ad un presidente della Repubblica che dice di non aver mai visto il decreto rifiuti mentre la Ue sta toccando con mano lo schifo della Campania consacrando che "Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c'è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata".
Una sorta di pioggia di meteore insomma quella che ci sta cadendo addosso...

...un ministro dell'interno che chiede il diritto di replica, quando ha già tutti gli strumenti per farlo, ottenendo dagli zerbini di corte un posto in prima fila in tutti i canali televisivi...
..un ministro che non si sente più coccolato dal premier che ha deciso di abbassare il target di età delle sue prede e minaccia le dimissioni, dopo la fiducia però eh...
...un ministro "poeta" che non riesce a capacitarsi del fatto che ce l'abbiano tutti con lui e che Silvio non lo consideri poi così tanto, e magari rischia di perdere anche il posto nel mausoleo di Arcore...
...un presidente del consiglio che da del matto a non si sa chi durante la conferenza di Lisbona...
...i finiani che vogliono il simbolo del Pdl come tutte le buone famiglie che si separano...
...il pd che vuol fare l'alleanza con tutti ma anche con nessuno e comunque l'importante che non siano di sinistra, non si sa mai...

...insomma anche le meteore non sono più come una volta, ora si fermano e... ritornano e naturalmente cadono sempre nello stesso posto.

Ah dimenticavo, servono volontari per tirare fuori la signorina del video dalla munnezza.
giovedì 18 novembre 2010 30 vostri commenti

Quello non è cosa buona e giusta



..."qualche prete vanitoso che in tv si è prestato a fare da scendiletto"...
"L'Avvenire"

Si scendiletto va bene. Ma per chi?
Per gli ultimi come fa Don Gallo da una vita e come lui altri preti, per coloro che soffrono, quelli che hanno bisogno, i dimenticati e gli oppressi. Non certo per quelli dei grandi palazzi, le autorità, quelli sempre col vestito nuovo, quelli che se ne stanno al calduccio con la penna in mano a sparare cazzate convinti di essere magari il prolungamento del pensiero di Dio o meglio di una Chiesa con dei vertici vergognosi e sempre più distanti dai veri bisogni dell'uomo.
Ma forse sotto sotto l'Avvenire nonostante la condanna al premier preferisce quelli che "contestualizzano" le bestiemme come Don Fisichella, oppure preferisce quelli che chiudono le porte delle chiese perché altrimenti entrano quelli che hanno davvero bisogno, quelli che cacciano dagli scalini delle chiese chi chiede l'elemosina che si può dare solo quando passa il sacrestano con il sacchetto tra i banchi, magari l'Avvenire preferisce frasi come quelle di Don Verzè...


...insomma Don Gallo da il cattivo esempio poi magari la gente si convince realmente che un prete debba essere così. E questo non è cosa buona e giusta.
mercoledì 17 novembre 2010 18 vostri commenti

Su al Nord... No!

C'è chi presenta relazioni, Direzione Investigatica Antimafia...

..."coinvolgimento di alcuni personaggi, rappresentati da pubblici amministratori locali e tecnici del settore che, mantenendo fede ad impegni assunti con talune significative componenti, organicamente inserite nelle cosche, hanno agevolato l'assegnazione di appalti ed assestato oblique vicende amministrative"...

...e chi ci ride sopra invece di andare a fondo...

D'altra parte un governo del Fare si deve occupare anche del lato comico di tutte le faccende.
martedì 16 novembre 2010 28 vostri commenti

Sempre in terza classe

Chissà quante volte abbiamo letto sui muri delle nostre città una scritta del genere.
Chissà quante volte l'abbiamo pensata... facendo poco però per mettere in atto questo intento.
Già perchè l'Italia non è in crisi da adesso ma da sempre direi, e da sempre sono gli stessi che si sobbarcano il peso del problema. Un paese dove per anni ci hanno raccontato che non esistono classi, che forse si prima c'erano ma ora non più. Invece assistiamo in continuazione ad una scollamento tra chi guadagna 1000 euro al mese (se riesce) e chi invece si porta a casa da 15mila in su, magari senza fare niente.
Pensate solo alle varie Autorità, come ha mostrato Report domenica sera, con commissari scelti dai partiti e nella maggiorparte dei casi senza competenze specifiche (un medico in quota UDC che si occupa di comunicazione) che si portano a casa stipendi d'oro. Per non parlare dei presidenti che arrivano a guadagnare dai 250mila euro ai 500 mila all'anno, qualcuno anche con doppi incarichi.
Oppure autorità che non servono a nulla come l'ISVAP che dovrebbe vigilare sulle vostre assicurazioni che ogni anno inspiegabilmente, anche senza incidenti, aumentano.
WHO WATCHES THE WATCHMEN, già perchè di solito ad occupare le alte cariche di queste autorità ci sono persone che hanno già ricoperto altre cariche e che magari hanno avuto rapporti con quelli che ora devono controllare. Insomma tutti al riparo tranne noi.
Domanda.
Come mai la mannaia di Tremonti non si è abbattuta su stipendi del genere?
Sugli sprechi di autorità inutili?
Su doppi incarichi con stipendi 10mila euro al mese?
Risposta.
Perchè quei posti fanno gola a tutti. Servono ai partiti per piazzare amici degli amici, per avere conoscenze per creare la rete di consensi che non è più convincere la gente con idee ma conquistare le persone col potere di una posizione.
Insomma sembra proprio che quella scritta non abbia tempo e che debba rimanere li insultata dai continui affronti di una CASTA che si sente tutelata, da gente come Minzolini che spende 64 mila euro di soldi pubblici per divertirsi alle spalle dei contribuenti, confezionando sul suo squallido Tg servizi sulle Terme di Saturnia per poi andarsene in vacanza proprio li in una suite, servizi sulle crociere per poi piazzarsi sulla prua della nave come se fosse sul Titanic magari abbracciato al suo Masi...

"La prima classe costa mille lire,
la seconda cento, la terza dolore e spavento."

...sarebbe il caso di iniziare a sfondare i cancelli della terza classe prima che finiscano le scialuppe.
venerdì 12 novembre 2010 17 vostri commenti

Salti... chi può!

Prima Parte
Dove si deve indovinare chi l'ha detto

"La tua dittatura ha rovinato il fascismo; la formula imbecille e ristretta della guerra fascista ha portato la nazione alla rovina; togliti quella greca da generale, toglici queste aquile dai cappelli; ora non basta più che la responsabilità del comando te l'assuma tu, ci siamo anche noi, c'è il paese.
Che hai fatto nei quindici anni nei quali hai tenuto i ministeri militari?"

Seconda Parte
Dove si insinua il dubbio.

Sala del Gran Consiglio del Fascismo, 25 luglio 1943, Grandi rivolto al Duce....
oppure
...salone interno di Palazzo Grazioli, Novembre 2010, Fini rivolto a Berlusconi.

Terza Parte
Dove viene svelato l'arcano.

Si era proprio lui, non Fini no... Grandi.
Si perchè l'atmosfera che si respira ricorda (anche se io non c'ero lo giuro) il Gran Consiglio, sembra che piano piano stiano scendendo tutti dalla barca...Biondi (quello del colpo di spugna a favore di Tangentopoli), addirittura Feltri ieri sul Fatto parlava di non avere più voglia di difende il premier.
Insomma una corsa a sinistra del premier per occupare poi il posto a destra.
Come se in questi anni ci fosse stato solo lui, come se fossero roba nuova. E' chiaro che sono migliori di B. ma anche il peggiore dei peggiori lo sarebbe, però fa davvero sorridere vedere Fini che parla di umanità, di diritti umani quando ha dato il nome insieme a Bossi alla legge sull'immigrazione, quando hanno votato tutti insieme il reato di Clandestinità. Fa sorridere e mette tanta tristezza se si pensa ad una sinistra che si sta facendo soffiare il posto da coloro che per anni hanno governato insieme a Berlusconi avallando ogni sua legge ad personam (a parte in quest'ultima parte).
E' chiaro che B. è il problema maggiore, e che tutto è meglio di lui che è entrato nel corpo di molti italiani che per anni credo si porteranno ancora dietro, ma la Storia dovrebbe insegnarci qualcosa quel consiglio fu l'inizio di una fuga dal grande capo che poi continuò durante la liberazione dal fascismo per trovarsi poi dopo pochi giorni quelli che stendevano il tappeto rosso davanti al duce in piazza a inveire contro di lui per poi fare una piroetta ed occupare nuovamente i posti di comando.
mercoledì 10 novembre 2010 25 vostri commenti

80-60-89

Si sembra proprio un vestito fatto su misura, un abitino cucito ad arte dal ministro Tremonti, sotto l'attenta osservazione dello specialista delle curve di Arcore, per un cliente particolare. L'Italia.
Misure da far girare la testa, quelle di una signora che vuol far vedere quanto è bella fuori per coprire tutto il marcio che sta dentro...
Un sarto che gioca con in numeri, che a volte li inventa con una fantasia degna del creatore della finanza creativa.
Ci avevano avvertito che questo sarebbe stato il governo del FARE, e stanno realmente facendo, tagli all'...

...80 per cento alla cultura...




...60 per cento ambiente...






...89 per cento delle borse di studio...


In arrivo prossime taglie... sanità, scuola pubblica, investimenti sulle politiche industriali.
Siete pregati di non dire più che questo governo non fa.
martedì 9 novembre 2010 33 vostri commenti

7 a 4

Ci sono momenti in cui vorresti essere li e abbracciarli.
Allungare le braccia e stringerli, dargli un pacca sulle spalle guardarli in faccia per dirgli grazie.
Si grazie per la loro magnifica e umana normalità. Per la loro capacità di farci sapere che non siamo soli e che la speranza non è solo una concessione dei padroni.
Non sto parlando di eroi, no, sto parlando di uomini che chiedono semplicemente un paese normale dicendocelo seriamente...




...oppure col sorriso sulle labbra strappandoci una risata...




...oppure attraverso una lista.




Uomini liberi che possono essere criticati certamente, che possono anche non essere simpatici perchè no! Ma liberi di direi ciò che vogliono, liberi di non dover rispondere ad un padrone, che non devono stare dentro a paletti, liberi di scrivere senza dover pensare alle conseguenze o al potente che potrebbe incazzarsi, liberi di non dover difendere il proprio datore di lavoro, liberi di avere una coscienza senza essere una proprietà privata.
Uomini e numeri come i 7 milioni e mezzo di italiani che hanno seguito Vieni via con me per respirare libertà contro i 4 milioni e otto che continuano a scegliere la finzione di 4 mura guardate da un occhio virtuale mentre gli altri lottano con il vero Grande Fratello.
lunedì 8 novembre 2010 26 vostri commenti

Dove quella libertà non è un "diritto assoluto"



Chissà magari si scambiano idee sui metodi, sulle relazioni da gestire, sugli interventi.
Tra un lettone ed una "bella donna" poi trovano anche il tempo di confrontarsi sul livello del giornalismo nel proprio paese.
Un asse che dura da più di dieci anni, che imbarazza il nostro paese e anche l'Europa direi, ma che il premier non perde occasione invece per difendere.
Forse perchè Putin è quello che Silvio vorrebbe essere, il suo obiettivo finale, il suo modello di democrazia, quella dove come disse lui "la libertà di stampa non è un diritto assoluto". Un paese dove spariscono i giornalisti e nessuno rompe le scatole con inchieste, un paese dove se parli, se non vuoi abbassare la testa di fronte ad un regime finisci morta ammazzata nell'ascensore di casa tua come Anna Politkovskaja, dove se segui l'opposizione, se ti azzardi a dire "mah forse non è proprio democratico questo paese" finisci in coma come Oleg Kashin, un giornalista del periodico russo Kommersant, massacrato di botte davanti a casa sua.
Come si può dimenticare il messaggio cordiale lanciato da Silvio ad una giornalista russa che chiedeva spiegazioni a Putin per una sua relazione con la giovane deputata Alina Kabaeva...

...ma sono ragazzi, stavano solo scherzando.

venerdì 5 novembre 2010 20 vostri commenti

Succedono cose che voi umani...

Succedono cose a pochi passi da noi...

...succede che le cooperative scendano in piazza a Genova, assiemme agli enti che si occupano delle attività sociali, quello che viene chiamato terzo settore, il sociale per intenderci, succede che sul palco parlino i preti di periferia come DonGallo, Don Farinella i rappresentanti delle cooperative per spiegare che il problema riguarda tutti e poi...

...succede che sui giornali quella protesta venga attribuita ai politici, già quelli che stanno in regione (la Liguria in questo caso) che riversa anche giustamente le colpe sul governo che taglia i fondi e che non si degna neanche di ricevere i rappresentanti del governo locale, senza però minimamente accennare al fatto che forse le colpe stanno anche di qua, lato Pd per intenderci, prima di arrivare a tagliare i servizi al cittadino ho il sospetto che ci possa essere altro...

... succede che nelle strutture dove molte volte andiamo a trovare gli anziani, ruotino figure di volontari o anche gli ex obiettori, insomma il servizio civile. Però attenzione questo succedeva, si perchè probabilmente non succederà più dato che qualche mese il governo che ora taglia il finanziamento alle regioni, invece di dare i soldi per il servizio civile li metta per la mini leva, credo che il mini stia li per il fatto che siamo in presenza di minicervelli dei ministeriali...

...succede poi che quel corteo ieri sera passi per le strade di Genova, così sfilando, cantando come sempre dando quelle emozioni che solo la lotta di piazza ti può dare vero, ma c'è un però direi il punto è "QUANTO SA LA GENTE DEI PROBLEMI DEI LAVORATORI?". Direi zero. Si perchè alzi la mano quanti non hanno mai sentito la frase "questi non sanno cosa fare e scendono in piazza!!!!". La posta ormai è davvero troppo alta e i metodi di protesta vanno cambiati, non può bastare solo il corteo di una singola categoria ma deve essere sempre e perennemente generale. Perchè se tagliano il sociale non interessa solo me ma anche tutte le persone che hanno parenti che non possono più stare a casa, quelli senza famiglia, i disabili. Se tagliano i trasporti è questione di tutti, se perde il lavoro una qualunque persone è problema di tutti perchè quel individuo non può partecipare alla vita economica non avendone una sua, che è basilare...

...succede poi che arrivino anche buone notizie...

...seguite poi dalla rassicurazione che i nostri soldi saranno ancora impegnati bene per i prossimi anni...

...le massaggiatrici e i comuni in pieno parco naturale possono tranquilizzarsi, per certa gente si trovano sempre i fondi e le sedie.
giovedì 4 novembre 2010 30 vostri commenti

Vola lontano BELLA




Sono contento di non vederla li tra le pellicce, i visoni, i gioielli e quei personaggi disinteressati che si troveranno seduti l'uno accanto all'altro con l'unico scopo di fare a gare su chi è meglio vestito.
Contento per il fatto che non si mischi col vuoto di contenuti che negli ultimi anni abbiamo potuto ascoltare nei testi delle maggioranza delle canzoni.
Felice di saperla distante da quella Giovinezza, e al sicuro con suoi valori che ancora trasmette e le lotte che rappresenta.
Si, lontana dall'ennesimo tentativo di mettere tutti sullo stesso piano, l'ennesima manovra revisionista che vuole confondere, e che non vuole dire che c'era chi lottava per libertà di tutti e chi no. Fuori dai dibattiti magari aperti tra una canzone e l'altra dove si potevano fare paralleli assurdi tra i vinti e vincitori di una gara canora e i Vinti e i Vincitori di pansiana invenzione.
No basta.
La storia non si tocca, quella storia non si tocca. Nascondendosi dietro il fantasma della par condicio vogliono infilare nel calderone televisivo messaggi inquietanti... l'anno scorso i Savoia, quest'anno si dai un po' di sano fascismo che non guasta.
Chissenefrega se quello è l'inno fascista, di una dittatura e l'altra invece (assieme a Fischia il Vento) quella di coloro che hanno dato la vita per la libertà di tutti... magari il prossimo anno chiamiamo anche Benigni a leggere il Mein Kampf
E poi chissenefrega se nella costituzione è condannato il fascismo, intanto sono già tutti sdoganati bevendo alla fonte di Fiuggi...
Vola lontano BELLA nelle tue lotte che ancora continuano e fai CIAO sulle ali di quella libertà che hai conquistato per noi tutti.
mercoledì 3 novembre 2010 23 vostri commenti

Il teatro dell'assurdo


Attori:
Minzolini, nei panni de "Lo Zerbino di Corte"
Belpietro, nei panni de "Il Paladino della Verità"
Feltri, nei panni de "Il Gossipparo"
Capezzone, nei panni de "La Banderuola"

SECONDO ATTO - "Quando cantavo contro i napoletani ero solo un tifoso del Milan..."

Attori:
Bruno Vespa, nei panni del plastico di sè stesso
Matteo Salvini, nei panni di uno che non riesce nemmeno a prendersi sul serio

TERZO ATTO - "Si, ma forse, però!" (parte corale)

Attori:
Il PD, nei panni di... non è dato sapere.

QUARTO ATTO - "Ora basta, ma ancora un po' non è male!"

Attori:
I Finiani, nei panni della Premiata ditta non ci muoviamo di qui


QUINTO ATTO (Monologo Finale) - Apertura del Forum della famiglia

Attore:
Silvio Berlusconi, nei panni di... qualcuna
martedì 2 novembre 2010 27 vostri commenti

Aggrappati al tuo contenuto infinito


In questo periodo di vuoto collettivo, di mancanza di appoggi e di personaggi pubblici ancora più insignificanti.
Stretti tra la volontà di non parlare dei problemi veri, le escort di turno, le casa regalata, gli omicidi in diretta e la finta commozione.
Costretti ad essere testimoni di un tempo che sembra passare a duecento all'ora, calpestando tutti e tutto, travolgendo le individualità, le persone, i valori.
In una società dove una barzelletta governa il paese non producendo neanche sorrisi ma risate finte da sit com anni ottanta.
Ogni giorno schiacciati da dichiarazioni come queste...


...mi aggrappo solo al pensiero di un contenuto infinito, di un uomo libero come eri tu Pierpaolo strappatoci quel 2 novembre del 1975 quando tu morivi e io avevo solo nove giorni...

"Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogan mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano; il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione) non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre"
(P.Pasolini, Corriere della sera, 9 dicembre 1973)

...ci aveva avvertito, lo aveva detto, non aveva le prove o forse si, noi comunque le abbiamo ma perserveriamo.

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