lunedì 6 luglio 2009

Intervista del Pais a Patrizia D'Addario..."Palazzo Grazioli è un harem in cui lui è l'unico protagonista".

Il giornale spagnolo "El Pais" intervista Patrizia D'Addario...

Domanda: Ha paura?
Risposta: No.

D. Per niente?
R. Nemmeno un po’.

D. Berlusconi ha detto che lei è stata mandata da qualcuno per tendergli una trappola, e che inoltre è stata pagata molto bene.
R. Da chi? Lo dimostri, che dica quanto mi hanno pagato, cha vada alla Magistratura e dia le prove e faccia i nomi. Non ho nessun problema. In quanto alla retribuzione: sono l’unica in questa storia che non ha ricevuto denaro.

D. Perché si è rivolta ai giudici?
R. Non sono stata io, mi hanno chiamato, sono venuti a casa, hanno suonato il campanello, sono scesa e mi hanno detto che dovevo andare di corsa a parlare con il giudice.

D: Forse avevano sentito il suo nome nelle intercettazioni delle indagini?
R Stavano indagando già da parecchio tempo. Credo di sì. Io non ho denunciato nessuno, sono loro che sono venuti a cercarmi. Ho ritenuto opportuno dire tutta la verità. Cosa che altre persone non hanno fatto.

D. Dunque non ha agito per vendetta.
R. Assolutamente no.

D. Non negherà di non essere contenta del comportamento di Berlusconi.
R. Ero un po’ delusa, credo che chiunque al mio posto si sarebbe sentita così, delusa da una persona così potente. Non è bello quel che è successo.

D. Si riferisce al fatto che le ha promesso di aiutarla per il suo progetto e non lo ha fatto?
R. I fatti lo hanno dimostrato, il mio progetto è ancora lì e nessuno è intervenuto.

D. In questa vicenda si ha la sensazione che tutti stiano mentendo. E Lei?
R. Sono l’unica che ha detto la verità. Per questo nessuno si è schierato dalla mia parte.

D. Come pensa che gli italiani abbiano reagito a questa vicenda?
R. Mi aspettavo più solidarietà.

D. Da parte di chi?
R. In queste feste, sia nella prima che nella seconda, io non ero l’unica escort.

D. La notte che hanno visto il video della visita a Bush…
R. Il video lo ha proiettato entrambe le volte. Il tema è sempre lo stesso.

D. Com’era l’ambiente a Palazzo Grazioli?
R. È un harem in cui lui è l’unico protagonista. Le 20 ragazze stavano lì quando siamo arrivate noi, poi si è presentato lui [Berlusconi], si è avvicinato, Giampaolo mi ha presentato come Alessia, io ho detto: “Ciao”, lui mi ha detto “sei molto carina”, poi mi ha chiesto di sedermi con lui, e mentre stavamo lì il cagnolino mi veniva tra i piedi, il cagnolino che gli ha regalato la moglie di Bush, Frufrú. Lui mi diceva di non preoccuparmi, che non mi faceva niente, “è così carino”. Infatti era carinissimo.

D. E le ragazze che facevano?
R. Molte parlavano, poi vedevamo i video e ad un certo punto tutte le ragazze hanno fatto il balletto.

D. Chi dirigeva la coreografia?
R. Tutte conoscevano le canzone, Meno male che Silvio c’è. Io ero l’unica che non ballava.

D. C’erano ragazze molto giovani?
R. Sì.

D. Minorenni?
R. Molto giovani. Non ho chiesto l’età, tra l’altro perché in quel momento non potevo fare domande, lui voleva molta attenzione.

D. Ha detto che l’accarezzava davanti alle guardie del corpo e alle altre ragazze.
R. L’ha detto Barbara. La magistratura sa tutto.

D. È stato così?
R. Sì.

D. Era la prima volta che andava a una festa con Tarantini?
R. L’avevo conosciuto tramite un amico, e lui dopo avermi fatto una specie di radiografia, mi ha guardato dalla testa ai piedi e mi ha detto “stai benissimo, sei molto bella, sei perfetta”. A un certo punto, ha chiesto cose sulla mia vita, abbiamo parlato per un’ora o un’ora e mezza, gli ho raccontato che ero escort per un problema familiare, la promessa. Voleva sapere tutto.

D. Il primo ministro sapeva tutto quando l’ha conosciuta?
R. Sì, durante la cena ha fatto una battuta mentre io parlavo con la cantante. Mi prese la mano e mi ha fatto sedere di fronte a lui, con il tavolo in mezzo. Mi guardava, raccontava barzellette, cantava canzoni, me le dedicava, e poi, a un certo punto, dato che voleva ancora la mia attenzione, io stavo parlando con la cantante e ha detto in pubblico: “C’è una ragazza di Bari” e io mi sono arrabbiata un po’ e poi ha detto che non mi fidavo degli uomini. Giampaolo gli aveva raccontato tutto. Ha detto: “Non si fida degli uomini, ma io le farò capire che gli uomini non sono tutti uguali, andrò a prenderla con il mio jet privato e le farò capire che gli uomini sono diversi. Ha un progetto di vita, vuole essere imprenditrice, io l’aiuterò”. Davanti a tutte.

D. Una promessa pubblica.
R. Sì. Voleva andare dritto al cuore, sapeva che ci tenevo molto.

D. Che tipo di uomo è Berlusconi?
R. Ho conosciuto molti uomini, ma quel che mi è successo ora non mi era mai accaduto prima, sono molto delusa. Ha detto che non mi conosceva che non si ricordava il mio viso. Due giorni! Non è possibile non ricordarsi il mio viso…

D. In cosa l’ha delusa Berlusconi?
R. Guardi, io mi fidavo di lui. Mi fidavo del suo modo di essere, soprattutto perché mi ha toccato con questo tema che io portavo dentro. Non si può prendere in giro una persona che ha perso nella vita.

D. E poi c’è stato il furto in casa sua?
R. Mi hanno svaligiato. Si sono portati via tutti i vestiti, la biancheria intima, il vestito di Versace che avevo indossato per andare a Palazzo Grazioli; il computer, tutti i CD di lavoro e quelli di musica, le mutande…non è stato un furto a caso. Hanno lasciato un televisore che costa un sacco di soldi e si sono presi i dischi e la biancheria. Che razza di ladro ruba i CD musicali?

D: Lei che cosa ne pensa?
R: Solo che si sono portati via tutto e che mi è sembrato molto strano. La polizia è venuta, ha visto quel che era accaduto e quel che si erano portati via…

D. E che cosa hanno detto?
R. Niente, guardavano stupefatti.

D. A suo avviso Tarantini lavorava per il presidente?
R. Era molto amico del presidente. Parlavano molto per telefono.

D. Di ragazze?
R. Non solo di ragazze.

D. Di affari?
R. In mia presenza, parlavano un po’ di tutto. Preferisco non andare oltre.

D. Tarantini era il prosseneta dell’utilizzatore finale?
R. Non sono io a dover dire questo. I fatti dimostreranno quel che realmente è accaduto.

D. Tarantini si occupava anche della droga?
R Preferisco non…

D. Le intercettazioni dicono che parla anche di droga.
R. Lo dirà la Magistratura.

D. Molta gente si chiede perché ha portato con sé il registratore.
R. Non per ricattare Berlusconi, se avessi voluto l’avrei fatto il giorno dopo essere uscita dal palazzo, no? Altre hanno chiamato i giornalisti perché le facessero foto lì, come Barbara…

D. Perché lo portava con sé?
R. Lo porto sempre con me. Ho avuto una brutta esperienza in passato con una persona che mi maltrattava. Grazie al registratore non ho avuto più problemi. Come in questo caso. Se non l’avessi portato, avrebbero detto che ero pazza.

D. C’era cocaina in quelle feste?
R. Sarà la Magistratura a dirlo. Io non sniffo, quindi se c’era non l’ho vista. Potrei infangare molta gente, ma non voglio farlo. Si saprá tutto. Ad oggi, io sono l’unica che non ha ricevuto denaro, che sta avendo problemi, e che è stata tradita. Le guardie del corpo che mi conoscevano da Palazzo Grazioli, e che hanno visto il presidente fare quel che ha raccontato Barbara, mi hanno negato l’ingresso alla conferenza stampa. E io ero accreditata. È molto forte quel che è successo… Barbara ha dato due versioni distinte. Non può dirmi per telefono “che schifo” e poi cantare Meno male che Silvio c’è.

D. Crede che ci saranno altre ragazze a parlare?
R. Non credo, sono passate due settimane e mezza e si sono fatte avanti solo per insultarmi.

D. Crede che siano pagate?
R. Lo scopra lei che è giornalista. E scopra anche quello che c’è sotto tutte quelle persone che stanno dall’altra parte, è molto interessante. Ci sono tante cose da dire e da scoprire. Cose che sanno tutti in questa città e che nessuno racconta perché ha paura.

Traduzione tratta da http://italiadallestero.info

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