martedì 30 giugno 2009

Genova, 30 giugno 1960... quando ci si indignava contro i fascisti



Genova, 30 giugno 1960...
...49 anni fa la gente si indignava per la presenza dei fascisti in una città medaglia d'oro della resistenza.
I ragazzi dalle magliette a righe, un capo molto economico, in piazza contro il quinto congresso del movimento sociale italiano... Genova non poteva stare a guardare, la Camera del lavoro proclamò lo scipero generale e un corteo marciò verso il centro cittadino... l'Italia in quel periodo era governato da un esecutivo democristiano sostenuto anche dai voti missini con a capo Tambroni...
Già il 25 giugno ci furono scontri con la polizia, la celere... il 30 giugno i tafferugli raggiunsero i culmine... studenti, operai ed ex partigiani contro l'affronto fascista... la polizia non riuscì a trattenere la rivolta... i rappresentanti del msi dovettero rifugiarsi in riviera per poi scappare con un treno.
Erano tempi diversi... uomini di sinistra, orgogliosi delle proprie radici e dichiarazioni degne... come quella di Sandro Pertini..." La polizia sta cercando i sobillatori di queste manifestazioni (...) non abbiamo nessuna difficoltà ad indicarglieli. Sono i fucilati del Turchino, di Cravasco, della Benedicta, i torturati della casa dello studente"...
Ancora Pertini... "È Genova che ha riaffermato come i valori della Resistenza costituiscano un patrimonio sacro, inalienabile della Nazione intera e che chiunque osasse calpestarli si troverebbe contro tutti gli uomini liberi, pronti a ristabilire l'antica unità al di sopra di ogni differenza ideologica e di ogni contrasto politico"... ci sono ancora questi uomini liberi? le persone che ora occupano le posizioni di potere credono ancora che i valori della "Resistenza costituiscano un patrimonio sacro"?
Tempi diversi... tempi in cui ci si indignava...

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