lunedì 25 maggio 2009

Rete4 richiamata all'ordine... multa ridicola



DELIBERA
Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private sono richiamate ad attuare l’immediato riequilibrio dell’informazione, assicurando la presenza equilibrata di tutte le liste concorrenti ed evitando la sovraesposizione del Governo, nel rispetto di quanto previsto dalle norme legislative e regolamentari richiamate nelle premesse della presente delibera
ORDINA
Alla società R.T.I. Reti Televisive Italiane S.p.A., esercente l’emittente televisiva in ambito nazionale “Rete 4”, con sede in Roma, Largo del Nazareno n. 8, di di provvedere nelle edizioni del notiziario TG4 all’immediato riequilibrio dell’informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale, evitando, altresì, la sovraesposizione del Governo, nel rispetto di quanto previsto dalle norme legislative e regolamentari richiamate nelle premesse della presente delibera .

Queste le due delibere dell'Agcom che ha richiamato all'ordine tutte le reti televisive che stanno facendo campagna elettorale a senso unico a sostegno del governo in maniera palese o velata. Ancora più nello specifico va il provvedimento contro Rete4 multata e alla quale viene ordinato di riequilibrare l'informazione durante il TG4.
Già viene da ridere a sentire associare la parola informazione al telegiornale di Emilio Fede, inoltre il ridicolo continua se si pensa al fedele compagno del presidente del consiglio costretto a riparare... più volte sono stati fatti richiami, multe e riprese da parte dell'autorità. Niente ha smosso il direttore sempre in prima linea, anzi più volte ha anche preso in giro e deriso la stessa autorità.
Questi provvedimenti sono ridicoli... non vanno a scalfire minimamente il livello di informazione nel nostro paese... vogliamo parlare di Vespa che più volte ha ospitato il premier senza possibilità di confronto... magari con tanto di scrivania e soubrette pronte a sbavare per il capo... faccia il piacere l'autorità si tenga questi provvedimenti ridicoli... 180 mila euro di multa (probabilmente il premier li tiene nel portafoglio) è una cifra irrisoria e offende ancora di più la dignità della democrazia che non deve essere difesa da multe ridicole ma da provvedimenti che ci ridiano un'anima da paese civile.


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