mercoledì 15 aprile 2009

Se questo è un giornale



Su quelle pagine pinzate assieme con il titolo sulla prima pagina "Il Giornale", servo come sempre di un padrone che non ama chi contesta o chi non esalta l'imperatore che passa, oggi è apparso un articolo che attacca in una maniera veramente meschina Beppe Grillo e Marco Travaglio. Sembra di assistere a quelle scene in cui da bambini litigavamo tra di noi e ad un certo punto per difenderci iniziavamo a dire cose assurde per poi finire con il classico "specchio riflesso". L'articolo in questione basa l'attacco ai due terribili aggressori della verità di Arcore sul fatto che in due siti, beppegrillo.tv e travaglio.tv, oltre ai video dei due personaggi nelle loro apparizioni compaiono scritte che cercano di richiamare l'attenzione su prodotti da vendere e su facili incontri di sesso.
Grillo e Travaglio hanno preso le distanze dai siti che, come è anche riportato dallo stesso "Giornale", non sono registrati a loro nome. Quindi faccenda chiusa direi, no invece, il giornale insinua...ma poi pensandoci bene su cosa. Se anche i siti fossero dei due terribili guastafeste berlusconiane non mi sembra che lo scandalo sia tale da urlarlo a tutto il paese, fatevi un'idea andando a vedere sul sito.
Questi giornalisti che lavorano per "Il Giornale", sono stipendiati da un'ex tessera P2, sono schierati e sempre pronti ad immolarsi per il padrone, sono stati testimoni complici delle peggiori nefandezze a cui una democrazia può essere sottoposta, parlano di finti proprietari di siti quando il loro capo aveva più prestanome che aziende, fanno carriera solamente perché confezionano servizi giornalistici ad hoc, partecipano a trasmissioni meravigliandosi che qualcuno si ricordi ancora come si fa un'inchiesta e ne chiedono invece la diretta espulsione dall'ordine, hanno un direttore che è imbarazzante solamente se si presenta in video...ma di cosa parlano...qualcuno disse "perdonali perché non sanno quello che fanno"...no questa sta volta lo sanno perfettamente.

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