martedì 31 marzo 2009 0 vostri commenti

Ve la ricordate quella canzoncina per bambini che faceva..."Ma che paese straordinario è il paese dell'incontrario dove sia non si sa. Io lo so ma non lo dico". Ecco, io invece lo dico e sapete una cosa non ha nulla di straordinario, anzi. E' il nostro amato paese dove ogni giorno si possono leggere notizie fuori da ogni logica.
Questa volta è toccato a Pino Maniaci imprenditore edile che nel 1999 ha rilevato l'emittente Telejato (di proprietà di Rifondazione Comunista fino a quell'anno). Dalla sua emittente conduce il telegiornale attraverso il quale in questi anni ha sempre intrapreso lotte contro la criminalità organizzata e le cosche.
In un paese normale anzi...straordinario...ad una persona di questo genere andrebbe un premio, un riconoscimento, invece no. Pino Maniaci è stato rinviato a giudizio per aver fatto il giornalista senza tesserino. Riflettiamo un attimo. Una persona che ha messo a repentaglio la sua vita, la sua famiglia e le persone che lavorano assieme a lui invece di essere tutelata dallo stato si ritrova a dover affrontare un provvedimento di questo genere e a non poter continuare il lavoro di questi anni.
Il prezzo che l'emittente e il suo proprietario hanno dovuto pagare per le loro inchieste sono le molteplici minacce e gli attentati mafiosi subiti in questi anni, tra i più gravi c'è il "pestaggio" subito proprio da Pino Maniaci nel gennaio del 2008 e ll'incendio di una delle auto dell'emittente parcheggiata sotto la sede della televisione.
E' vero Pino Maniaci non è un giornalista non è iscritto all'albo. La maggior parte dei nostri telegiornali (se si possono definire in questa maniera) è condotta da personaggi che da anni vantano l'iscrizione all'albo ma che non hanno mai fatto vera informazione. Sono esecutori di veline, sono addetti stampa delle cariche istituzionali e del politico di turno. Il vero giornalismo è quello di inchiesta, quello che non si ferma di fronte ai potenti e va a ricercare la verità qualunque sia il prezzo.
Ogni giorno siamo testimoni dell'illegalità, assistendo alle trasmissioni di un'emittente (Rete4) che di fatto occupa le frequenze di un'altra TV (Europa7), il tutto sotto la tutela dello stato. Assistiamo a campagne elettorali che vengono condotte direttamente dalle scrivanie dei TG da pseudo giornalisti come Fede con palinsesti che si possono definire a dir poco superficiali. Pino Maniaci non apparterrà all'albo, ma sicuramente è una di quelle persone che senza alcuna tessera fanno il loro dovere seguendo un'etica che dovrebbe essere nel DNA di ogni buon giornalista.

lunedì 30 marzo 2009 0 vostri commenti

Nuovo sondaggio!

Archiviate le preoccupazioni per il futuro di Mastella (85% lo vedono a fare il provino per il prossimo GF), saliamo notevolmente di livello..."Datevi da fare!" intimava qualche giorno fa l'imperatore Silvio. Secondo voi come hanno reagito i disoccupati...votate gente votate...
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Una pellicola senza tempo


Una serata tra amici, un mega schermo con contorno di cibo e bevande, il tutto per salutare una bella persona appena conosciuta che lascia la città per studi. E' grazie a questa piacevole serata che sono venuto a conoscenza di un film che dovrebbe essere proiettato nelle scuole, come programma di educazione civica.
"Signori e signore...buonanotte", pellicola prodotta nel 1976 dalla Cooperativa 15 Maggio. Si tratta di un film composto da 14 episodi girati da più mani...e che mani...Age, Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli e Ettore Scola. Attori del calibro di Tognazzi, Gassman, Villaggio, Mastroianni, Pagni e molti altri si susseguono nelle varie sceneggiature che dipingono la realtà di quegli anni di un paese che purtroppo sembra ancora impantantato suoi problemi. Si tratta di una satira di una ipotetica giornata televisiva negli studi di un "Tg3" (quello vero non era ancora nato) che analizza i disastri italiani come ad esempio il lavoro minorile, il controllo delle nascite, le inchieste insabbiate e la corruzione.
Assistendo ad una delle scene in cui Mastroianni recita la parte di un giornalista televisivo è sembrato di vedere un telegiornale di oggi...stesse notizie...stesse dichiarazioni dei politici...dove finisce la bravura dei registi a dipingere il costume italiano e dove comincia invece l'incapacità di chi ci ha governato per tutti questi anni?
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Tutti in difesa


Problemino del giorno.
Come fa una paese in crisi, un paese che taglia i fondi alle scuole e alle università, un paese che non riesce a pagare le pensioni a comprare 131 caccia-bombardieri da attacco F-35 Lightning? La risposta la sapremo solo entro il 16 aprile quando la commissione Difesa di Camera e Senato si esprimerà sul programma di riarmo che il ministro La Russa ha presentato.
Ma...13 miliardi di euro di denaro pubblico non potevano essere utilizzati per la collettività? Eh no signori e la collettività chi la protegge, domanderebbe il ministro. Anzi, l'acquisto degli F-35 viene sbandierato come provvedimento contro la crisi, come boccata d'aria per i posti di lavoro perché la nostra Alenia, azienda aeronautica del gruppo Finmeccanica, si occuperà del montaggio finale del velivolo...l
Così mentre tornate a casa dal posto di lavoro che non avete, mentre aprite il frigo e sentite l'eco delle vostre parole, mentre aprite l'ennesima bolletta che non riuscite a pagare...siate sereni...siate tranquilli, alzate gli occhi al cielo quello non è superman ma è La Russa che vi saluta dall'F35..."quando i ricchi si fanno la guerra sono sempre i poveri a morire" (J.P.Sartre).
sabato 28 marzo 2009 0 vostri commenti

Free Tibet


Il 10 marzo 1959 il popolo tibetano si rivolta contro la Repubblica Popolare Cinese.
Nove anni prima il Tibet era stato annesso alla Cina iniziava così un periodo di coesistenza tra l'autorità di Pechino e il governo di Lhasa.
Nel 1955 però il potere passa completamente nelle mani cinesi.
L'insofferenza e la voglia di riprendersi la libertà culminano nella rivolta di Lhasa soppressa esattamente il 28 marzo di 50 anni fa. Poi è tutto un susseguirsi di sopprusi e negazione dei diritti. Il Dalai Lama è costretto a lasciare il proprio paese per l’India. Tra il 1956 e il 1959, periodo delle rivolte, vengono uccisi decine di migliaia di tibetani, la maggioranza nel Tibet orientale.
Il governo di Pechino, dopo aver soppresso i tentativi di ribellione, mette in atto le "Riforme democratiche" delle istituzioni religiose causando lo spopolamento dei monasteri, all’arresto di molti monaci e al saccheggio delle proprietà.
Durante la Rivoluzione Culturale molti monasteri vengono distrutti e la cultura tibetana viene svuotata vedendo estirpate le proprie radici.
Con l'avvento di Deng Xiaoping al potere a Pechino si vede un filo di speranza verso il dialogo, la luce viene subito spenta. Infatti, nel 1989 viene dichiarata la legge marziale in Tibet dopo il massacro di piazza Tienamen. Nello stesso anno il Dalai Lama viene insignito del Premio Nobel per la Pace, ma la Cina continua ad opporsi alla sua autorità dando inizio ad una rieducazione intensiva all'interno dei monasteri...ed oggi siamo ancora qui...scriviamo sui muri e attacchiamo alle nostre macchine adesivi con su scritto Free Tibet.
L'informazione ancora una volta latita, il Tibet viene usato come notizia spot, come argomento radical chic. Mai un approfondimento degno della storia di questo paese...ma si sa l'economia cinese fa gola a tutti.
venerdì 27 marzo 2009 0 vostri commenti

E tanto il tempo se ne va...15 anni fa la vittoria del Polo

Esattamente 15 anni fa la maggioranza degli italiani consegnava la bella penisola al cavaliere. Quanti episodi abbiamo davanti agli occhi, quante leggi ad personam. L'impressione è quella di avere affrontato un periodo più lungo. L'impressione è che Silvio e il berlusconismo esistano da sempre...invece solo 15 anni...e il problema sono quelli che dovranno ancora venire e di quali altre nefandezze saremo testimoni.
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Lasciate ogni speranza voi che informate


Questa è la storia di un uomo che ha fatto il suo mestiere.
Questa è la storia di un uomo che ha saputo andare avanti senza pensare alle conseguenze e senza guardare in faccia nessuno.
Questa è la storia di un bravo poliziotto che è stato sospeso...come nei film, ma questa purtroppo è la realtà.
Questa è la storia del vicequestore Gioacchino Genchi da anni consulente dei giudici nelle indagini di mafia e corruzione.
E' la storia di un uomo che si è spinto ad indagare persone importante, persone che ricoprono incarichi importanti, le stesse che ora lo accusano e le stesse che poi vanno in televisioni a dichiararsi paladini della verità e della lotta alla corruzione.
"Condotta lesiva per il prestigio delle Istituzioni" che rende "la sua permanenza in servizio gravemente nociva per l’immagine della Polizia" queste le motivazioni...cosa avrà fatto di grave questo poiziotto.
Avrà forse messo delle false molotov in una scuola al fine di accusare giovani manifestanti...no no.
Avrà forse picchiato selvaggiamente degli adolescenti in corteo mentre manifestavano pacificamente...no no.
Forse avrà torturato qualcuno in una cella facendogli cantare faccetta nera...no no.
Niente di tutto questo. Gli artefici di tutto ciò coloro che nel mio paese nella mia città hanno sospeso la costituzione sono stati promossi e vigilano sulla nostra sicurezza o addirittura sono ancora al governo.
Ha parlato Genchi ha fatto solo questo, ha concesso interviste per difendersi dalle calunnie e ha risposto su facebook alle critiche di un giornalista...
Da questa vicenda esce come sempre sconfitta la libertà...il diritto alla conoscenza dei fatti, il diritto alla libertà. L'avviso è chiaro e il più semplice possibile...certe persone non si toccano e al popolo non è dato sapere...il popolo va intrattenuto...il popolo va distratto...
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Una frase per iniziare la giornata...scrivete la vostra!


"Ho deciso di perdermi nel mondo anche se sprofondo lascio che le cose mi portino altrove"
Stamattina mi sono svegliato con in testa questa frase...
Mi sono svegliato con la voglia di essere trasportato dalle cose...
Con la voglia di perdermi...
...di perdermi nella voglia...
giovedì 26 marzo 2009 0 vostri commenti

La storia insegna...ad alcuni


Con questo post voglio inaugurare una rubrica (spero di avere la costanza di portarla avanti) una sorta di "Accadde tanto tempo fa". Questo perché gli avvenimenti, le scelte fatte da altri, assieme ai loro errori possono condurci verso ragionamenti, verso ripensamenti e aiutarci nelle riflessioni. La storia ci insegna, chissà quante volte l'abbiamo sentito dire.
Più di 60 anni fa, precisamente nel 1942, giungevano ad Auschwitz le prime donne deportate. "Come può l'uomo uccidere un suo fratello" in questa semplice frase di Guccini rientrano milioni di punti di domanda, miliardi di perché.
Purtroppo per la stupidità e l'ignoranza non c'e un limite di tempo. Si leggono ancora dichiarazioni di questo genere "mi sono limitato a dire che le camere a gas sono state un dettaglio della storia della seconda guerra mondiale". Affermazioni fatte da Jean Marie Le Pen, leader del partito di estrema destra Front National. Questo signore assieme ad altri nostalgici del nazi-fascismo saranno presenti molto probabilmente a Milano per il raduno nazionale convocato da Forza Nuova in Piazza San Babila. Nello storico ritrovo della destra dovrebbero anche presenziare altri gruppi oltre al già citato Front National di Jean Marie Le Pen, la tedesca Ndp di Udo Voigt e il Miep ungherese. Il comitato provinciale dell'Anpi ha chiesto che la manifestazione venga vietata, ma come può essere ascoltata questa voce in un paese in cui un Ministro della Repubblica, il nono nano Brunetta (l'ottavo lo potete immaginare), afferma che lui non festeggierà il 25 aprile perché si tratta di una festa "egemonizzata". Come può essere ascoltata l'Anpi in un paese in cui è stato steso un tappeto rosso agli ex missini. ex An ora confluiti nel Pdl. Un paiese in cui per giorni abbiamo dovuto assistere alla celebrazione telematica dell'orgoglio fascista.
Allora chiudo gli occhi e penso ai banchi di scuola, penso alla classe, penso alla professoressa di diritto, penso ad una carta, penso ad una carta nata dalla lotta di resistenza, penso agli uomini che hanno lottato per quella, penso al mio bis nonno che non ha mai fatto la tessera al fascio...penso che...
"E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista."

Ha ragione Cristicchi...a questo paese la storia maccheccinsegna!
mercoledì 25 marzo 2009 0 vostri commenti

Il coraggio della solitudine


Che cosa è il coraggio se non quello che sto vedendo in questo momento su Rai tre. Roberto Saviano, qualche anno in più di me, sta parlando della "contaminazione che si è impossessata di questo paese".
Parla di cose, di persone che molto probabilmente la maggior parte dei nostri giornali non conoscono neppure. Anzi qualcuno ha in passato addirittura criticato l'autore di "Gomorra", arrivando a dire che sta facendo tutto per il successo. Uno fra i tanti...Emilio Fede che tiene il cartellino "Stampa" anche a casa altrimenti anche lui non si ricorderebbe più di essere un giornalista. Parole come queste "cè stata una solidarietà del comitato dei giornalisti, e va bene, lo condividiamo. Ma insomma mi pare che...no, nel senso non che ce l'abbia con Saviano ma lui si propone molto: c'è un film, un libro, che si vende, i diritti del libro e dei film che portano a casa tanti bei soldini. Che poi lui racconti che vive da scortato, ecco io potrei raccontarglielo meglio visto che vivo da scortato da più tempo ma non vado raccontando il perchè lo sono....", ogni commento direi che è superfluo.
Beh io in questo momento sto ancora ascoltando Roberto Saviano e l'unica cosa che mi viene in mente è GRAZIE, per la speranza che la sua presenza ci da, per la voglia di vivere e lottare che ci infonde, e SCUSE per tutti quelli che continuano a insultarlo, per tutti quelli che sanno solo dargli indifferenza, per tutti quelli che tacciono.
"Loro non hanno paura di me ma di tutti gli occhi che possono leggere quello che scrivo, io ho paura della delegittimazione, ho paura per le persone che potrebbero essere attaccate per questa battaglia, la mia vera paura è quella di stare in questa situazione di solitudine senza fine"...sta sera ci dovremmo sentire tutti un po' più piccoli.
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Vendesi piano casa


Il padrone ha sempre ragione...il padrone è il padrone.
Questo poteva essere il titolo dell'articolo apparso su "Il Giornale" (tutte le volte che cito questa testata mi viene un leggero dolore di pancia) del 24 marzo.
Invece no, a caratteri cubitali "PIANO CASA ISTRUZIONI PER L'USO", attenzione perché il meglio come al solito viene dopo. "Non c'e nessuna donna di casa che non sognerebbe una stanza in più, magari per un figlio in arrivo. Ecco perché il piano casa piace a molte famiglie italiane", parole sante, strano che non le abbia dette il pontefice.
Intanto vorrei sapere che fonti usa il giornale per sventagliare questi "instant" sondaggi. Sicuramente ogni donna sogna una stanza in più ma dopo qualche secondo inizia a pensare quanto le chiederebbe la banca di tasso di interesse sul mutuo, poi se per caso fa anche la precaria si chiederebbe in quanto tempo il direttore della banca la spedirebbe dritta dritta verso la porta d'uscita.
"Magari per un figlio in arrivo"...certo certo un figlio, magari una famiglia monoreddito (quando dico monoreddito non intendo solo una persona che lavora ma due persone con due stipendi che sommati forse ne fanno uno) non può permettersi neppure di pensare ad un altro figlio.
Lasciando perdere l'analisi "logica" dell'articolo, se si va più nello specifico allora ci si accorge che le famiglie contente saranno quelle dell'alta finanza, saranno quelle degli amici degli amici, saranno quelle dei salotti buoni. Ci si accorge che le case non sono neppure più case ma magicamente si sono trasformate in ville (beh Silvio non moltiplica i pesci ma a livello immobiliare qualcosa può fare).
«Non c’è nulla di incostituzionale nel piano-casa. Ma sta girando un testo non mio. Ho sentito delle cose che non erano nelle idee iniziali e che non saranno nel testo. Il decreto, o ddl che sia si fermerà alle case monofamiliari e bifamiliari e alle costruzioni da rifare dopo che queste saranno demolite». Signori e signori...il circo tatataratatara...
Ma si intanto non è importante l'informazione, l'importante è informare i cittadini che Silvio sta pensando a loro, che Silvio è buono e pensa alla casalinga di Voghera che vuole una stanza in più. Peccato che la persona a cui sta pensando l'imperatore non è ora ai fornelli e non ha neppure il grembiule, quella a cui pensa ora è in qualche località della Costa Azzurra ad organizzare assieme all'architetto di fiducia l'ampliamento della villetta in Sardegna, d'altra parte ci vuole una sauna e una piscina al coperto.
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Hostess tutto fare

E' proprio vero la politica è ormai un grande reality. In effetti ultimamente sembra proprio che i nostri autorevoli esponenti della classe parlamentare facciano a gara per spararla più grossa, proprio come i concorrenti che ogni sera occupano l'etere.
Premetto una cosa. Antonio Di Pietro mi piace, anche se sicuramente non abbiamo le stesse idee politiche. E' una persona onesta e da l'idea di essere uno dei pochi rimasti a proteggere la nostra costituzione e la legalità di questo paese. Confesso che sentirlo parlare mi fa un po' patire, ho sempre paura che sbagli qualche verbo, cosa che può succedere a chiunque, sarà la sua genuinità. Comunque, detto questo e sperando che la cosa non sia vera, qualche giorno fa è apparsa su alcuni giornali la notizia che il partito dell'ex magistrato potrebbe candidare Daniela Martani ex hostess Alitalia, ex concorrente Gf9, ex concorrente fattoria. Ora dico, si parla sempre di fuga di cervelli in Italia, è possibile che a partire siano sempre e solo quelli sani? Non vorrei passare per uno pieno di pregiudizi, però leggendo le dichiarazioni della pasionaria mi sono venuti i capelli a spazzola (NdB ho i capelli lunghi). “Destra o sinistra, non mi interessa. Non guardo la coalizione, ma la persona. Mi piacciono Antonio Di Pietro, Fausto Bertinotti, Renato Schifani e Silvio Berlusconi…”. Ora, ascoltando o leggendo queste parole viene da chiedersi...perché nell'elenco non ha aggiunto anche il mostro di Firenze.
Questo paese non ha bisogno di persone così che inizino ad occuparsi della cosa pubblica, non ha bisogno di persone che siccome non sanno cosa fare si prenotano una villegiatura in parlamente. Qui c'è bisogno di impegno politico serio, servono idee e lasciatemelo dire servono ideali. Ma voi la comprereste mai una macchina usata da una che rilascia una dichiarazione di questo tipo? Oops nel frattempo mi ha preso un attacco di tristezza...mi sa che persone che la pensano come la Martani ce ne siano parecchie...altrimenti come si potrebbero spiegare...Lodo Alfano...Rete 4 abusiva....Falso in bilancio...magistrati spostati...condoni edilizi...insabbiamenti di inchieste...scusate è finito l'attacco di tristezza...ora vado a vedere in diretta la seduta della Camera, pare che oggi trasmettano direttamente da Cinecittà.
martedì 24 marzo 2009 0 vostri commenti

Freccia Rotta


Stavo giusto navigando qua e la per il web quando opps! Eccolo il presidente tutto fare in una nuova versione. Questa proprio mi mancava. Piccola parentesi, per la cronaca mio padre ha appena acceso la terza sigaretta ho il terrore di andare di la. Scusate la pausa. Dicevo a spasso per il web chi becco con tanto di berrettino...Silvio Silvio...prendo qualche informazione in più. L'imperatore oggi ha fatto il viaggio di prova da Milano a Roma sulla Freccia Rossa, per la nuova linea Bologna-Firenze...ma la notizia più importante è che il treno è arrivato in orario nella capitale...che tristezza...durante il ventennio i trasporti arrivavano anche prima, beh ma Silvio ce la può fare sicuramente.
"Credo che questa sia una data storica nella storia delle ferrovie", non si sa se l'imperatore stesse parlando dell'arrivo in orario o del fatto che nel corridoio del treno era passato l'omino del caffè. "Ero un presidente operaio, poi un presidente imprenditore, non avevo pensato che sarei diventato un ‘presidente ferroviere", aspettiamo con ansia il momento in cui diventerà ex presidente.
Comunque la foto può ispirare diverse interpretazioni:
  • l'uomo col cappello non ha pagato il biglietto, ha fregato il cappello a un ferroviere e ora si spaccia per il controllore...attenti nelle stazioni non vi fidate;
  • dove è la mano sinistra dell'uomo col cappello? Attenzione al portafoglio;
  • la foto è la locandina del film "L'aereo più pazzo del mondo";
  • quello alla guida è Tremonti;
  • sono due dispersi sulla Salerno-Reggio Calabria;
  • sono i due uscieri dell'università;
  • sono due dei nuovi Village People;
La cosa certa è che loro non prendono i nostri treni e i nostri treni non spaccano il minuto, noi saliamo sulla Freccia Rotta...ma questa è tutta un'altra storia...

Scusate...aggiungo...mio padre è arrivato a quattro...

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Serata bamboccione con due splendide persone!

Eh si! Serata bamboccione. Divano, televisione, ho appena finito di mangiare un piatto di infinita polenta al ragù con supporto di spezzatino con patate, della serie sta notte mi addormenterò all'alba. Il tutto fatto dalla mitica mamma. Inoltre, giustamente, povera donna si è rotta di vedere il mio sorriso rovesciato e quindi logicamente è partita la ramanzina...non hai più il carattere di prima...non sorridi più...se continui così ti rovina la vita...ed io mentre mi parlava sapete a cosa pensavo. Pensavo...mia madre è una donna fantastica, non si intromette mai anche in questo periodo di "florida felicità" lascia che prenda la mia strada. Sta sera però non poteva, credo proprio che da madre non sia facile vedere il proprio figlio che entra in casa col muso che pulisce per terra, no non deve essere davvero facile. Mentre parlava in me dicevo...magari ha proprio ragione, magari devo lasciare il passato alle spalle, magari devo prendere la mia vita e guidarla. Non so, tutto le volte che parlo con mia madre riesce sempre a farmi vedere una strada attraverso la quale riprendermi. Niente da fare è proprio una donna fantastica e così anche mio padre, che è appena passato vicino a me accendendosi la seconda sigaretta nell'arco di dieci minuti...penso abbia sentito il discorso e il nervosismo ora fa da padrone. Due persone splendide che stanno insieme da una vita...sembra così semplice stare insieme...forse noi non siamo più capaci, forse pensiamo troppo e viviamo poco.
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Una giornata decisamente storta

Ultimamente sono antipatico anche a me stesso. Oggi è uno di quei giorni in cui se avessi il coraggio prenderei la rincorsa stile bombolo per catapultarmi contro il primo muro...ecco...magari poi la soluzione è proprio quella. No niente da fare troppo doloroso. Comunque sono ancora qui al lavoro, non ho il coraggio di tornare a casa sta sera...fino a poche ore fa avevo vicino una splendida persona ed ora non più...tutto logicamente a causa del mio sorriso smagliante che latita da un po' di tempo. Quando ci siamo messi insieme non faceva altro che sorridere, in questi ultimi giorni l'avevo contagiata e questo proprio non me lo potevo perdonare...ho come l'impressione di essere dentro ad un romanzo in cui il finale viene spostato di pagina in pagina. Comunque prometto di non scrivere solamente di cose personali, l'idea era quella di commentare ciò che succede nel mondo oltre a alla vita quotidiana, però, spero possiate perdonarmi, ultimamente dalle mie parti la crisi finanziaria è diventata esistenziale. Saluti
sabato 21 marzo 2009 1 vostri commenti

Quando si dice...il primo è il più difficile

Nasce così da uno stato d'animo grigio il mio blog. Nasce da un'esigenza di scrivere e senza alcuna pretesa che qualcuno lo legga. Mi basta il pensiero di esserci, mi basta il pensiero di comunicare qualcosa anche a me stesso. Dopo mesi e mesi a discutere col mio caro amico Ciop, ho preso la decisione (ebbene si sono un eterno indeciso, cheppalle) di aprire un blog. Il problema è che stamattina di fronte alla decisione presa mi sono ritrovato a dover decidere finalmente come intitolarlo...caspita...il mio blog...vuoto...niente da fare. In questo periodo avevo pensato a molti nomi, ma di fronte alla scelta il vuoto.
Poi ho pensato alle mie passioni, alla voglia di libertà, alla voglia di conoscenza, del continuo viaggiare e alla voglia di lottare...e in un attimo mi è apparso il titolo. I diari sono sempre stati un mio pallino. Ricordo che anche alle elementari tenevo particolarmente a questa forma di "attestazione di eventi", ricordo quelli delle medie e delle superiori con le dediche delle "fidanzatine" o pseudo (ecco forse è meglio) , con i continui scarabocchi di richieste di aiuto contro gli attacchi di noia...
Di cosa potevano essere questi diari se non dell'unica cosa che possiedo...il mio vecchio e fedele scooter al mio fianco negli ultimi sei anni di vita, compagno di mille delirii e custode di tutti i miei scrolli quotidiani.
Inoltre, si capisce dal titolo, certamente è un omaggio ad uno dei pochi personaggi coerenti che si sono affacciati alla storia, una persona che ha sempre lottato per i proprio ideali e per la libertà degli altri sacrificando così la sua vita. Il Che.
Proverò a scrivere un po' di tutto, a volte quello che magari in quel momento passerà nella mia testa che ultimamente è a spasso nel tempo, magari commenterò qualche fatto della quotidianetà. Non lo so...l'unico mio intento è scrivere e poi si vedrà...ho proprio voglia di comunicare...di farmi sentire, ho voglia soprattutto di riprendermi la vita in qualche maniera e di dirlo a tutti. Quindi Bloggo ergo sum...

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